Attualità
Il Qatar può ricattare la UE e la Germania? Certo, chi pecora si fa, il lupo se lo mangia…
Oggi i giornali rimbombano delle minacce del Qatar di rendere più problematiche le forniture di gas naturale liquefatto all’Europa. Noi minacciamo il secondo produttore mondiale di GNL al mondo , lo espelliamo dal parlamento europeo con l’accusa di essere un corruttore, non possiamo aspettarci che questo non abbia ricadute sulla sicurezza energetica europea.
Il problema è molto semplice: Euractiv riporta che, secondo una dichiarazione rilasciata da un rappresentante diplomatico del governo del Qatar, le autorità belghe avrebbero agito sulla base di informazioni “inesatte” nelle loro indagini riguardo alle responsabilità del paese del Golfo Persico nell’affair di corruzione che coinvolge l’ex vicepresidente del Parlamento, Eva Kaili. I procuratori, secondo quanto riportato dalla Reuters, hanno dichiarato di aver nutrito il sospetto che uno Stato del Golfo stesse cercando di influenzare le decisioni del Parlamento europeo, ma non hanno mai fatto il nome dello Stato. Solo fonti informali, anche se informate, hanno parlato del Quatar, Però questp “Qualsiasi associazione del governo del Qatar con le affermazioni riportate è priva di fondamento e gravemente disinformata”, ha dichiarato all’epoca una fonte del governo del Qatar.
Ora, la dichiarazione del governo qatariota afferma che lo Stato del Golfo respinge tutte le accuse di coinvolgimento nello schema di corruzione e osserva che “il Qatar non è stata l’unica parte nominata nell’indagine, eppure il nostro Paese è stato esclusivamente criticato e attaccato”, ed ha minacciato ricadute sugli accordi per il gas.
La Ue ormai si presenta come un’associazione per lo sviluppo del masochismo economico. Crea una dipendenza da un fornitore e da una fonte energetica, per poi prenderlo a calci e romperne i rapporti. Prima la Russia, poi , a mesi di distanza, in Qatar. Sembra incredibilie l’incapacità di programmazione della dirigenza europea che si comporta sempre più come una gallina stordita, in preda alle proprie mode quotidiane. Chi pagherà questa mossa, che viene recepita come un’offesa diplomatica? Un po’ tutti i paesi europei che ricevono il 15% del proprio gas liquefatto, in media, dal Qatar, ma in primis la Germania, che ha concluso un accordo della durata di 15 anni per la fornitura di due milioni di tonnellate di gas naturale liquido.
Le autorità di Bruxelles riescono a combinare una rigidità ideologica estrema, impermeabile alla “Ragion di stato” che ha guidato le diplomazie per secoli, con una morbidezza morale che permette agli stati esteri di usare anche legittime attività di Lobby per influenzarne le decisioni. Si è accentrato troppo potere in organi eccessivamente centralizzati e lontati dal controllo popolare, e questo è stato un errore epocale.
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