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Il prof. Savona ha ragione: una prova pratica del potere finanziario dell’Italia

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Nella relazione durante l’incontro  della CONSOB con gli investitori , il prof Paolo Savona ha messo in luce come l’Italia sia, dal punto di vista finanziario, estremamente solida e che in realtà stia sottoutilizzando l’enorme ricchezza del proprio risparmio, lasciando che questo prenda altre strade e vada  a sorreggere paesi con risparmi negativi.

La controprova viene dall’analisi dei saldi target due, che analizzano i movimenti finanziari fra i diversi paesi che fanno parte dell’eurozona.

 

la linea nera, cioè il saldo complessivo, è negativo, come universalmente noto.  La voce blu scuro, cioè i saldi dalle partite correnti e di conto capitale, derivanti quindi sia dal flussi derivanti da bilancia commerciale e trasferimenti di denaro, sia dal saldo degli investimenti, ed è positiva. Allo stesso modo è positivo il flusso di acquisto di titoli di stato italiani, esclusi i titoli bancari. Nei titoli di stato vi è stato un certo disinvestimento, ma non così drammatico come il deflusso di risparmi italiani su titoli esteri.

Quindi da un lato l’economia è, tutto sommato, competitiva, dall’altro un flusso di risparmio enorme va verso l’estero. Sicuramente una parte di ciò è dovuta alla progressiva diversificazione degli investimenti su base internazionale, ma sicuramente dall’altro lato ha influito anche la capacità degli istituti di credito stranieri, che controllano importanti reti di raccolta italiane. Certo che nel creare la fiducia degli investitori non aiuta il vociare assordante ed insensato dei media, sempre pronti ad incentivare crisi che, altrove, verrebbero considerate di secondo piano, e sempre pronti a creare problemi. Purtroppo il fatto che i media siano di proprietà di consorterie finanziarie, spesso  non trasparenti, non aiuta sicuramente nella presentazione corretta della realtà-


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