Attualità
Il Presidente Trump in ospedale, con il fiato corto. Problemi strategici ed elettorali
Secondo quanto riportato dalla NBC il Presidente Donald Trump è stato portato all’ospedale militare Walter Reed in elicottero e quindi una volta ricoverato ha avuto alcuni sintomi legati alla difficoltà di respirazione con un fiato corto e febbre. Il Presidente non è mai stato sottoposto a ventilazione forzata, è cosciente ed ha una speciale camera dalla quale può proseguire le proprie attività istituzionali.
TRUMP IS EXPERIECING SHORTNESS OF BREATH AND A FEVER AFTER ARRIVING AT WALTER REED HOSPITAL – NBC
— Breaking Market News (@breakingmkts) October 3, 2020
I sintomi sono quelli tipici del Covid-19 , e per or a non impediscono a Trump di tenere i suoi impegni minimi. Una videoconferenza sui problemi degli anziani è stata tenuta dal Vice Presidente Pence, ma il Presidente è cosciente e quindi non gli sono passate altre funzioni.
Allo stato attuale non si applicano le sezioni e 4 del 25imo emendamento. La prima prevede che il presidente possa volontariamente trasmettere i propri poteri al vice-presidente:
Ogniqualvolta il Presidente trasmette al Presidente pro tempore del Senato e al Presidente della Camera dei Rappresentanti la propria dichiarazione scritta di impossibilità a svolgere i poteri e doveri del proprio ufficio, e fino a quando non trasmette loro una dichiarazione scritta contraria, tali poteri e doveri saranno esercitati dal Vice Presidente in qualità di Presidente facente funzione.
Questo è avvenuto tre volte, una con Ronald Raegan a seguito dell’attentato che lo ferì gravemente, e quindi due volte con Geoarge W. Bush, che per motivi medici lasciò il proprio potere a Cheney.
Vi è poi la complessa 4a sezione
Ogniqualvolta il Vicepresidente e la maggioranza dei principali funzionari dei dipartimenti esecutivi o di qualsiasi altro organo che il Congresso possa prevedere per legge, trasmettere al Presidente pro tempore del Senato e al Presidente della Camera dei Rappresentanti la loro dichiarazione scritta che il Il Presidente non è in grado di esercitare i poteri e i doveri del suo ufficio, il Vice Presidente assume immediatamente i poteri e i doveri della carica di Presidente facente funzione.
Successivamente, quando il Presidente trasmette al Presidente pro tempore del Senato e al Presidente della Camera dei Rappresentanti la sua dichiarazione scritta che non sussiste alcuna incapacità, riprende i poteri e i doveri del suo ufficio a meno che il Vice Presidente e la maggioranza di uno dei due i principali funzionari del dipartimento esecutivo o di qualsiasi altro organo che il Congresso possa prevedere per legge, trasmettono entro quattro giorni al Presidente pro tempore del Senato e al Presidente della Camera dei Rappresentanti la loro dichiarazione scritta che il Presidente non è in grado di esercitare i poteri e doveri del suo ufficio. Quindi il Congresso deciderà la questione, riunendosi entro quarantotto ore a tale scopo, se non in sessione. Se il Congresso, entro ventuno giorni dal ricevimento di quest’ultima dichiarazione scritta, o, se il Congresso non è in sessione, entro ventuno giorni dopo che il Congresso è tenuto a riunirsi, determina con due terzi dei voti di entrambe le Camere che il Presidente non è in grado di esercitare i poteri e le funzioni del suo ufficio, il Vice Presidente continua a svolgere le stesse funzioni di Presidente ad interim; in caso contrario, il Presidente riprende i poteri e i doveri del suo ufficio.
La seconda opzione prevede cosa avviene quando il Presidente non sia in grado di svolgere le proprie attività e non abbia potuto, o voluto, lasciare volontariamente il potere al vicepresidente. Per fortuna è un caso ancora teorico e mai applicato nella storia americana. In questo caso il Vice Presidente, con l’appoggio della maggioranza dei ministri, trasmette la comunicazione dell’inabilità presidenziale ed assume i poteri. Il ritorno in carica del Presidente deve però essere votato dalle camere che, a maggioranza qualificata, possono però mantenere il vicepresidente al suo posto. Per fortuna non è il caso attuale in quanto Trump è ancora cosciente e, in caso di necessità , potrebbe passare direttamente i poteri a Pence.
Politicamente la situazione è confusa: la campagna elettorale è ovviamente interrotta, ma questo non si sa quanto potrebbe essere a detrimento di Trump, dato che, comunque, non era possibile tenere grandi riunioni. nello stesso tempo il Presidente è ora veramente al centro della scena che ha rubato a Biden. Il suo posto è stato preso, nella comunicazione , da Mike Pence, che appare più rassicurante e che è risultato negativo ai test. Che a sinistra l’evento sia visto favorevole a Trump è mostrato anche dal fatto che il famoso regista Michael Moore ha ipotizzato che la malattia sia finta, non reale.
Nel frattempo le forze armate ed i servizi USA sono in massima allerta per vigilare che nessuno pensi di approfittare della situazione pensando ad una America indebolita. Come abbiamo detto ieri due E6B Mercury sono in volo per permettere la decentralizzazione del comando strategico e sicuramente anche le altre forze strategiche sono in allerta.
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