Energia
Il Petrolio messicano rifiutato dalle raffinerie USA: contiene troppa Acqua!
Il petrolio messicano “Maya” viene rifiutato dalle raffinerie del Golfo dell'”America” o del Messico, perchè contiene una quantità d’acqua molto superiore agli standard di mercato. Questo è un grosso problema per i raffinatori
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Secondo quanto riportato da Bloomberg, le raffinerie della costa del Golfo stanno evitando i carichi di greggio provenienti dal Messico che presentano un contenuto di acqua eccessivamente elevato che rende la materia prima inadatta alla produzione di benzina e gasolio.
Le raffinerie stanno invece acquistando più greggio colombiano e canadese, oppure chiedendo sconti sui carichi di Pemex, hanno riferito alla pubblicazione fonti anonime del settore. Secondo loro, il greggio Maya, fiore all’occhiello del Messico, ha un contenuto d’acqua fino al 6%, sei volte superiore allo standard del settore.
Il petrolio con una quantità d’acqua che sia superiore al 1% viene a costituire un problema per la raffinazione, perché l’acqua viene a creare dei problemi per gli impiani chimici, con il pericolo di corrosione e di cattivo fuzionamento dei catalizzatori. L’ideale sarebbe un petrolio con una percentuale d’acqua attorno allo 0,2%.
Questo è preoccupante, ha affermato Bloomberg nel suo rapporto, perché il Messico è il secondo più grande fornitore di greggio alle raffinerie della Costa del Golfo dopo il Canada. Le difficoltà finanziarie di Pemex potrebbero avere un ruolo nella situazione, poiché la principale azienda energetica statale messicana sta avendo difficoltà a pagare le fatture in sospeso di circa 20 miliardi di dollari ai fornitori di prodotti chimici e attrezzature per ridurre il contenuto di acqua nel suo petrolio greggio.
La scarsa qualità del greggio e i problemi di prezzo derivanti dalla decisione del presidente Trump di imporre tariffe sulle importazioni canadesi e messicane stanno suscitando preoccupazione nell’industria di raffinazione statunitense, afferma inoltre il rapporto, aggiungendo che il mese scorso i flussi di greggio dal Messico sono scesi al minimo degli ultimi 35 anni.
Le tariffe su Canada e Messico sono attualmente in pausa mentre Washington negozia migliori controlli alle frontiere con i suoi vicini, ma la minaccia che entrino in vigore è ancora presente. La scorsa settimana, Wood Mackenzie ha previsto che se le tariffe entreranno in vigore, il Messico reindirizzerà le sue esportazioni di petrolio greggio verso l’Asia e l’Europa, a un ritmo di circa 600.000 barili al giorno.
Tuttavia, una parte del greggio potrebbe rimanere in patria una volta riavviata la raffineria di Dos Bocas. Dos Bocas era il progetto energetico di punta dell’ex presidente messicano Andrés Manuel López Obrador, ma i suoi progressi sono stati ostacolati da numerose questioni. L’ultima, secondo Bloomberg, sembra essere il contenuto di sale della materia prima grezza, che è così elevato da poter danneggiare le attrezzature di lavorazione dell’impianto.
Comunque, se l’acqua è eccessiva, il petrolio non va bene da nessuna parte.
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