Il progetto di legge per l’introduzione dell’obbligo vaccinale in Germania per i cittadini oltre i 60 anni è stato seccamente respinto dal Bundestag, il parlamento tedesco, nonostante avesse l’appoggio della cosiddetta “Maggioranza semaforo” costituita da Socialdemocratici, Verdi e Liberali. Giovedì pomeriggio 296 parlamentari hanno votato a favore del disegno di legge, 378 hanno votato contro e nove deputati si sono astenuti su un totale di 683 votanti. Il progetto, voluto dal governo, ma fortemente dibattuto anche da ambienti della maggioranza, è quindi stato accantonato.
Quello che rende tutto più divertente è che la nuova maggioranza “Semaforo” è caduta preda di un bel trappolone parlamentare messo in atto dalla CDU, ora all’opposizione: vi erano due progetti di legge simili, uno della maggioranza e uno dell’opposizione, ma quest’ultima ha intuito che non sarebbero passati e quindi ha mandato avanti quello della maggioranza, facendola schiantare contro un muro di franchi tiratori. Poi però anche il progetto della CDU è stato votato, vendendo anch’esso respinto con una maggioranza anche superiore. Quindi tutti hanno proposto l’obbligo vaccinale e poi gli hanno votato contro. Geniale.
Al contrario di quanto accade in Italia, dove il parlamento è impaurito da un governo al limite dell’autoritario che minaccia il voto di fiducia un giorno si e l’altro pure, in Germania il dibattito sui vaccini è durato oltre tre ore con un duro confronto fra le diverse posizioni. Il ministro federale della salute Karl Lauterbach (SPD), che sosteneva la vaccinazione obbligatoria, ha parlato di 200 o 300 morti al giorno che continueranno ad esserci per questo rifiuto. Anche i Verdi si sono pronunciati fortemente a favore dell’obbligo vaccinale, che avevano sempre sostenuto. In parlamento contrari si sono detti solo AfD e i Liberali che però rappresentano, teoricamente, solo il 20% dei votanti. Però le differenze politiche e l’incapacità di raggiungere un accordo fra maggioranza e opposizione per un testo comune han fatto in modo che ogni parte bocciasse l’obbligo della parte opposta. Così i tedeschi sono rimasti liberi da obblighi.
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