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Il Parlamento Europeo respinge (per ora) le norme liberticide su Copyright, mentre nel resto del mondo i diritti d’autore si proteggono su base volontaria.

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Ieri il Parlamento europeo in seduta plenaria ha respinto la controversa proposta di direttiva per la “tutela dei diritti d’autore” su internet che avrebbe portato gravi danni alla libertà della rete. Tanto per ricordare erano contestati soprattutto i paragrafi 11 e 13, il primo chiamato “Link Tax” che avrebbe impedito di porre link o citazioni dirette degli articoli di terzi, mentre l’articolo 13 avrebbe imposto alle piattaforme di dotarsi do software per automaticamente identificare le immagini coperte da copyright.

Perchè queste norme erano pericolose? il problema era nella generalità e nella diffusione dell’obbligo. Per poter porre un link sarebbe stato necessario avere preventivamente ed in ogni caso l’autorizzazione, anche per citare un articolo di giornale o di un altro blog. Invece di chiedere un atteggiamento attivo a chi voleva essere protetto si sarebbe emesso un divieto diffuso ad utilizzare link e riferimenti Erga Omnes ed a monte, rendendo difficile , se non impossibile, poter riferire e citare, ad esempio, idee di opinionisti di giornali mainstream, che si prestano di loro ad essere ridicolizzate. Avremmo avuto un web che dal 2.0 sarebbe tornato al 1,0, compartimentato, contingentato, metre l’articolo 13 avrebbe dato un’ingiustificato potere di vita e di morte ai motori di ricerca per non indicizzare articoli ritenuti in violazione del Copyright, sulla base di algoritmi opachi, come abbiamo già visto .

La minaccia non è però stata respinta: il parlamento europeo tornerà ad occuparsi di questi temi a settembre, nella successiva seduta plenaria. Qusto significa che c’è un IMPEGNO ATTIVO politico per l’approvazione di quest norme liberticide. Come sempre la libertà fa troppa paura.

Volete sapere quali deputati hanno votato la norma? ecco qui:

Per gli italiani il “Verde” è costituito in modo massiccio da Forza Italia e Partito Democratico, esperti quando c’è da mettere bavagli.

Ieri ho scritto che perfino i cinesi sono in grado di combinare tutela del web e del copyright MEGLIO di quanto faccia l’Unione Europea. Ieri Baidu, il Google cinese, ha annunciato che presto sarà attiva la piattaforma Totem che, grazie alla blockchain, sarò in grado di salvare le immagini di chi desidera essere tutelato, riconoscerle in caso di uso e quindi eliminarle o chiederne compensazione. Un sistema simile è utilizzato da KodakOne , con il quale chiunque può registrare le s proprie foto ed essere compensato con il token Kodakcoin in caso di uso. Insomma in tutto il mondo si riesce a proporre una tutela dei diritti d’autore su base VOLONTARIA, in cui chi predispone le immagini può poi farle tutelare SE LO DESIDERA, senza passare ad una legislazione liberticida ed  erga omnes. Possibile che nell’Europa che si dice “Democratica” questo non sia possibile?

 

 


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