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Il Parlamento Europeo dice NO al dibattito sull’accordo Italia -Albania (di Vincenzo Caccioppoli)

Il Parlamento Europeo respinge seccamente la richiesta della sinistra di discutere della sentenza del tribunale di Roma che ha temporaneamente bloccato il trasferimento dei migranti in corso di espulsione in Albania. La maggioranza contro la discussione è stata ampia

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Non si spengono gli echi delle polemiche scatenata dalla discutibile sentenza del tribunale di Roma sui migranti trasferiti in Albania. La sinistra italiana avrebbe addirittura voluto portare la discussione all’attenzione della plenaria riunita in questi giorni a Strasburgo, Ma questa volta il tentativo, che a molti osservatori pare orientato a cercare di gettare discredito sul governo italiano, è miseramente fallito.

Il Parlamento europeo ha infatti respinto la richiesta, presentata dal gruppo dei Verdi e sostenuta da Liberali, Socialisti e la Sinistra Ue, di aggiungere al calendario della plenaria un dibattito sulle “conseguenze della sentenza del tribunale di Roma in merito all’accordo tra Italia e Albania”. Contro la proposta di area progressista si sono pronunciati i popolari del Ppe, i conservatori di Ecr, i Patrioti ed il gruppo dei sovranisti di Esn. L’istanza è stata quindi bocciata con 319 voti, 164 favorevoli e un solo astenuto.

A Strasburgo la sinistra porta dunque a casa una sconfitta politica e numerica sull’accordo che ancora non smette di dividere e di suscitare al contempo interesse all’interno del Vecchio Continente. Nei giorni scorsi, subito dopo l’effettiva entrata in vigore del protocollo, il Tribunale di Roma non aveva convalidato il trattenimento all’interno del Cpr di Gjader dei migranti appena trasferiti.

I giudici avevano motivato la decisione con il fatto che Bangladesh ed Egitto, i Paesi di provenienza dei primi richiedenti asilo arrivati in Albania, siano da considerarsi “non sono sicuri”. La decisione aveva subito spinto la sinistra a sostenere la tesi del fallimento dell’accordo promosso dal governo italiano. La proposta in realtà era stata ufficialmente presentata dalla copresidente del gruppo dei Verdi nel Parlamento Europeo Terry Reintke.

Sede del Parlamento europeo a Strasburgo

Contro la proposta degli ecologisti si sono espressi pubblicamente in Aula Nicola Procaccini (Fdi) per l’Ecr e lo svedese Tomas Tobé per il Ppe. Il copresidente del Ecr Procaccini era stato anche protagonista di un intervento in aula, moto applaudito dai banchi del centrodestra, contestando il fatto che la proposta avanzata dai verdi europei conteneva già nel titolo un evidente errore, dal momento che la sentenza del tribunale di Roma non contestate ( e non avrebbe mai potuto farlo) un accordo internazionale come quello stipulato tra Italia ed Albania, invitando i proponenti della stessa ad informarsi meglio oppure a tornare a scuola.

“ Oggi i verdi e le sinistre hanno provato a fare un blitz. la loro idea era quella di processare al parlamento europeo il governo italiano per l’accordo con l’Albania. Gli è andata male, respinti con perdite 319 a 164” è stato il posto di Procaccini, dopo il voto a Strasburgo. Fulvio Martusciello, che è capogruppo di Forza Italia in Europa, ha espresso la soddisfazione per l’esito, sottolineando che la gestione dei migranti “è una questione seria che va affrontata con realismo e senza strumentalizzazioni“.

Martusciello ha assicurato che ci sarà modo, comunque, di affrontare il tema delle soluzioni proposte al problema, ma ritiene che sia necessario farlo “nel contesto giusto e non attraverso falsi pretesti“. Tutto ciò oltre a dimostrare come sui migranti, così come su altre tematiche come quella del green deal, le posizioni del centrodestra si stanno allineando, creando nei fatti una maggioranza diversa da quella che ha sostenuto la presidente Von der Leyen. E questo è anche un bel segnale per la prossima audizione che vedrà protagonista, il candidato commissario italiano, Raffaele Fitto il prossimo 12 novembre. A buon intenditore poche parole.


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