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Il Pakistan risponde all’attacco iraniano con un bombardamento mirato. Il conflitto in Medio Oriente si allarga

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Il Pakistan ha colpito l’Iran con attacchi militari “altamente coordinati“, poco più di 24 ore dopo gli attacchi aerei iraniani nel Balochistan, aumentando ulteriormente le tensioni tra i vicini e facendo temere un conflitto più ampio.

Giovedì mattina, secondo una dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri, il Pakistan ha condotto quella che ha definito una “operazione basata sull’intelligence” contro i covi di gruppi armati nella provincia iraniana del Sistan-Baluchistan. Questo segna una pericolosa escalation nei rapporti fra Iran e Pakistam, accendendo un nuovo focolare di conflitto fra Medio Oriente ee Sud Asia.

“Negli ultimi anni, nel corso dei nostri impegni con l’Iran, il Pakistan ha costantemente condiviso le sue serie preoccupazioni riguardo ai rifugi e ai santuari di cui godono i terroristi di origine pakistana che si fanno chiamare ‘Sarmachar’ negli spazi non governati all’interno dell’Iran. Il Pakistan ha anche condiviso diversi dossier con prove concrete della presenza e delle attività di questi terroristi”, ha dichiarato il ministero degli Esteri in un comunicato.

“Tuttavia, a causa della mancanza di azioni per rispondere alle nostre gravi preoccupazioni, questi cosiddetti Sarmachar hanno continuato a versare impunemente il sangue di pakistani innocenti”. L’azione di questa mattina è stata intrapresa alla luce di informazioni credibili su imminenti attività terroristiche su larga scala da parte di questi Sarmachar. Questa azione è una manifestazione della determinazione incrollabile del Pakistan a proteggere e difendere la propria sicurezza nazionale contro ogni minaccia”.

  Questo attacco, dopo anni di silenzio non è casuale, ma giunge in un momento particolare, il giorno dopo che l’Iran ha lanciato attacchi aerei con “droni e missili” contro Jaish al-Adl, un gruppo armato, nei pressi della città di Panjgur, nella provincia sud-occidentale pakistana del Balochistan, al confine con l’Iran. Teheran ha accusato il Jaish al-Adl di molteplici attacchi in passato, ma il suo attacco ha portato anche alla morte di civili, fra cui due bambini, e ne ha feriti diversi altri. 

Forze missilistiche tattiche pachistane

Quindi è facile interpretare l’attacco pachistano come una risposta al bombardamento iraniano su obiettivi fastidiosi che, comunque, sino a ieri erano tollerati. Un segno che le relazioni fra i due paesi sono arrivate a un nuovo livello di ostilità.  In reatà scontri di confine, a vario livello, stanno proseguendo dal 2021 fra i due paesi.

Due giorni fa, il 16, l’Iraq ha richiamato il proprio ambasciatore da Tehran e ha anche protestato fortmente con l’ambasciatore iraniano a Baghdad dopo l’attacco missilistico a Erbil, formalmente parte del territorio iracheno. Adesso la tensione si accende al confine orientale iraniano. L’attivismo di Tehran a favore sia di Hezbollah e di Hamas, sia di diversi altri gruppi terroristici, sta iniziando a dare fastidio ai vicini che, invece, vorrebbero occuparsi tranquillamente dei propri problemi.

Secondo molti analisti il Pakistan, che ha, tra l’altro, problemi finanziari non indifferenti, non proseguirà con gli attacchi militari contro lp’Iran, ma si limiterà a riallineare le proprie posizioni con quelle dei paesi meno amici con l’Iran. questo potrebbe aprire degli spazi ulteriori per gli USA e i suoi alleati. Inoltre ricordiamo che l’Afghanistan è anche sede di molte milizie anti-iraniane, tra le quali quel ramo dell’ISIS che ha rivendicato l’attentato contro la IRGC che ha causato recentemente oltre cento morti. Le premesse per un’escalation ci sono tutte.

 


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