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Il mercato delle vacche sui vaccini, rivelato dal Cancelliere austriaco Kurz

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Il Cancelliere austriaco Kurz, in grosse difficoltà interne, ha deciso di portare nel guano con se funzionari europei e capi di governo europei rivelando il mercato delle vacche dei vaccini fra i vari stati che ha stravolto lo schema di distribuzione basato sulla popolazione e definito vincitori e vinti della campagna vaccinale. 

 “Le consegne dei vaccini non vengono effettuate in base alla popolazione nazionale. Quando ieri ho condiviso queste informazioni con alcuni capi di stato e di governo, molti non potevano credere ai loro occhi e alle loro orecchie “, ha detto venerdì il cancelliere austriaco Sebastian Kurz .

Questi programmi di consegna sono chiaramente in contraddizione con l’obiettivo politico dell’Unione europea, vale a dire che tutti gli Stati membri dovrebbero ricevere la stessa quota di dosi di vaccinazione pro capite“, ha attaccato Kurz. Infatti la Commissione, che ha confermato parzialmente il fatto, non ha distribuito esattamente le dosi in base alla popolazione, ma ha permesso che alcuni paesi da un lato reclamassero dosi non utilizzate da altri, dall’altro concludessero accordi inter-statali per lo scambio delle quote. 

I risultati danno un bel quadro dell’Unione, o meglio della Disunione, europea. Malta ha ricevuto il 155% in più delle dosi che avrebbe dovuto ricevere. Anche la Germania fa la parte del leone, avendo ricevuto 1,26 milioni in più rispetto ai 12,36 milioni che le sarebbero dovuto spettare. Al contrario, la situazione è particolarmente difficile per alcuni stati dell’Europa sudorientale e baltici: la Lettonia ha ricevuto il 62% di vaccini in meno del previsto, mentre la Bulgaria  il 59% e la Croazia il 27% in meno. Il risultato è evidente: alcuni paesi finiranno le vaccinazioni a maggio, altri dovranno aspettare dopo l’estate. L’accordo voluto dalla Commissione a gennaio non doveva garantire uguale trattamento a tutti? Evidentemente no, e in Europa, come  sempre, ci sono Figli (i tedeschi e i furbi) ed i Figliastri (tutti gli altri).

Le cause di questo ennesimo pasticcio europeo? Semplici, e anch’esse molto significative del NON funzionamento dell’Unione:

  • Alcuni paesi, soprattutto quelli più poveri come la Bulgaria, hanno comprato soprattutto  il vaccino Astra Zeneca, meno caro, lasciando Moderna e Pfizer ad altri. Quando la casa anglo svedese ha ritardato le consegne sono rimasti a secco;
  • sono stati stipulati accordi speciali nel comitato direttivo dell’UE responsabile per l’approvvigionamento di vaccini da parte dei vari membri dello stesso, cioè  gli alti funzionari dei ministeri della salute nazionali,  per distribuire eventuali consegne aggiuntive di vaccino. Questi accordi non erano noti neppure agli Stati nazionali di competenza dei vari funzionari. 

Il secondo punto non è assolutamente una sorpresa: si è lasciato che l’Europa fosse guidata da comitati tecnici poco trasparenti, e i “Tecnici” hanno fatto quello che volevano sulla pelle dei cittadini. A questo bazar han preso poi parte attiva le aziende farmaceutiche, influenzando la distribuzione dei prodotti.

Quindi siamo all’ennesimo pasticciaccio brutto di Bruxelles. Naturalmente però per i politici nostrani va tutto bene, mentre sarebbe utile sapere come si sono comportati i nostri funzionari,  anche nell’ottica dei recenti problemi del vaccino Astra Zeneca. Però in Italia, naturalmente, nessuno dice nulla.

 


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