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Difesa

Il Mali chiude gli accordi di cooperazione militare con la Francia e compra droni turchi

Il Mali caccia definitivamente i soldati francesi, ponendo termine alla collaborazione militare, e importa i droni turchi classe Akinci

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Il Mali ha deciso di mettere la parola fine ad ad ogni accordo ci cooperazione militare con Parigi e di rivolgersi invece ai droni turchi per combattere i ribelli che minacciano la stabilità del paese.

Fine della collaborazione con la Francia

Il governo del Ciad ha dichiarato lo scorso 28 novembre  di aver posto fine al patto di cooperazione in materia di difesa con la Francia, una mossa che potrebbe vedere le ultime truppe francesi lasciare il Paese centrafricano.

In un comunicato, il ministero degli Esteri del Ciad ha affermato che il Paese, alleato chiave dell’Occidente nella lotta contro i militanti islamici nella regione, vuole affermare pienamente la propria sovranità dopo oltre sei decenni di indipendenza.

La decisione di porre fine all’accordo di cooperazione in materia di difesa, rivisto nel 2019, avrebbe consentito al Paese di ridefinire i propri partenariati strategici.

In passato il Ciad ha collaborato strettamente con le forze militari dei Paesi occidentali, ma negli ultimi anni si è avvicinato alla Russia.

La decisione è un altro chiodo nella bara del ruolo storico e coloniale della Francia in Africa occidentale e centrale, dopo essere stata costretta a ritirare le proprie truppe dal Mali, dal Niger e dal Burkina Faso in seguito a colpi di Stato militari.

Drone Akinci

Il paese africano si affida ai droni turchi Akinci

Il Mali ha acquistato i droni Akinci di fabbricazione turca per rafforzare le capacità dell’esercito nella lotta contro i gruppi armati.

I droni, prodotti dalla Baykar, sono stati presentati alle Forze armate maliane dal presidente di transizione, il generale Assimi Goita, durante una cerimonia a Bamako, ha riferito TRT Afrika.

Il ministro della Difesa del Mali, il generale Sadio Camara, ha sottolineato che l’acquisto è stato finanziato attraverso il bilancio nazionale del Mali, quindi senza il ricorso ad  acquisti esterni.

I droni “aiuteranno a rafforzare la rete territoriale e a neutralizzare le minacce ovunque si trovino”, ha dichiarato Camara, citato da TRT Afrika.

Drone Akinci

Il Bayraktar Akinci è dotato di un’avionica a doppia intelligenza artificiale e di un’elaborazione del segnale in tempo reale per migliorare la consapevolezza della situazione in vari scenari di combattimento.

Il drone è dotato di sistemi di supporto elettronico, doppio sistema di comunicazione satellitare, radar aria-aria, radar anticollisione e radar ad apertura sintetica.

Questi sistemi gli consentono di svolgere missioni di attacco aria-terra e aria-aria. Sarà molto utile per controllare le ampie aree poco abitate del paese africano.

L’importazione di questo drone è il simbolo della progressiva e crescente penetrazione economica e militare turca in Africa, che riempie il vuoto lasciato da un’Europa inadeguata.

Drone Akinci

Instabilità costante

Negli ultimi anni, la Turchia ha rafforzato i suoi legami con diversi Paesi della regione del Sahel, concentrandosi sulla cooperazione economica e militare con Niger, Mali e Burkina Faso.

La consegna del drone avviene mentre il Mali continua a dover affrontare problemi di sicurezza a causa dell’escalation di tensioni tra vari gruppi armati e le forze governative.

Le minacce includono attacchi mortali da parte dei separatisti guidati dai Tuareg e dei gruppi jihadisti, nonché la presenza del gruppo mercenario russo Wagner, alleato delle truppe governative maliane, il cui controllo però è talvolta problematico.


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