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Il lockdown serve a limitare la diffusione del COVID-19?

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Dato che mi piace rovinare i film “Spoilerando” vi posso dare subito il risultato di una ricerca di Lancet sugli effetti delle politiche governative nella diffusione del Covid-19 che è abbastanza chiara:

Questi risultati suggeriscono che pratiche di salute pubblica più restrittive possono effettivamente essere associate a una minore trasmissione e migliori risultati. Tuttavia, nella nostra analisi, i blocchi completi e i test COVID-19 diffusi non sono stati associati a riduzioni del numero di casi critici o della mortalità complessiva.

Lancet, a torto o a ragione, viene considerata un po’ la bibbia della ricerca medica, e nel paper in questione mette in evidenza alcuni fatti che potrebbero essere interessanti ed altri meno. Ad esempio:

  • il fatto che l’incidenza della mortalità sia molto più alta nelle persone obese dovrebbe spingere d una comunicazione NON negativa sull’effettuazione degli sport, anzi. invece del “Bonus Monopattini” sarebbe stato più salutare un “Bonus running” o un bonus cyclette…
  • L’età media della popolazione ha , purtroppo, un effetto importante sul numero dei morti;
  • questo è meno utile, a effettivamente c’è un’incidenza più bassa di casi gravi fra i fumatori. Peccato che il fumo dia dei problemi diversi , e più gravi…
  • anche la disparità sociale ha un effetto molto forte nella definizione del numero di morti. La “Classe media” forte e la presenza di scarse disparità pare che tutelino dalla morte per Covid-19-

Però leggiamo ancora il paper, il suo riassunto:

Chiusure rapide delle frontiere, e blocchi completi e i test ad ampio raggio non sono stati associati alla mortalità di COVID-19 per milione di persone (in senso positivo o negativo NdA) . Tuttavia, l’isolamento completo (RR=2,47: 95%CI: 1,085,64) e la riduzione della vulnerabilità del paese ai alle minacce biologiche (cioè punteggi elevati sulla scala globale di sicurezza sanitaria per l’ambiente a rischio) (RR=1,55; 95%CI: 1,132,12) sono stati associati in modo significativo con l’aumento dei tassi di recupero dei pazienti.

Il problema è che non si possono rinchiudere paesi e persone per sempre. E se il coronavirus è diventato endemico nella popolazione, il “successo” di un lockdown temporaneo sarebbe inevitabilmente di breve durata. Nei Paesi Bassi sono stati annunciati poco fa numeri che sono già circa il 15% in più rispetto alle 24 ore precedenti. Però se l’endemicità della malattia rende il lockdown temporaneo inutile, abbiamo un piano B che non sia vivere ab aeterno chiusi in casa senza  incontrare nessuno, senza tornare a vedere un concerto? In Italia sicuramente NO, e questa è la più grande cola non solo del Governo Conte, ma, soprattutto di tutta la classe scientifica che tutti i giorni si presenta invasiva nelle nostre TV senza mai spiegare seriamente nulla e, da quello che si vede, senza neanche cercare una vera soluzione al di fuori del vaccino (se funzionerà…9 da un lato e di qualche caso particolare (come il siero iperimmune) dall’altro. Da questa storia non esce bene veramente nessuno.


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