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Economia

Il governo tedesco finalmente finirà con un botto in una quindicina di giorni?

Ledivergenze fra Liberali della FDP e Socialdemocratici sulla legge di bilancio 2025 e sul “Freno del debito” sono profondissile al punto che la coalizione di governo tedesca potrebbe saltare prima di Natale

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Il governo tedesco è al capolinea ? Le ultime previsioni economiche, con  disoccupazione in crescita e crisi economica impellente, stanno provocando scontri fra i partner della coalizione semaforo tedesca.

Siamo giunti al punto in cui i leader dei partiti, e anche membri del governo, tengono summit economici separati. Scholz ha tenuto un vertice economico, e ora Lindner, ministro delle finanze e leader dei liberali, in profonda crisi, terrà il proprio. Due visioni diverse, divergenti, che questa volta rischiano di portare al botto, alla rottura finale.

Dall’inizio del governo, ci sono state ripetute controversie all’interno della coalizione, tra cui la legge sugli impianti di riscaldamento domestico, sul diritto d’asilo, sull’assistenza, il reddito ai cittadini. Tutti questi sono stati terreno di scontro, ma alla fine si è trovata una sintesi. Questa volta sembra che siamo al capolinea, o ci siamo molto vicini.

Il tema di divergenza è la legge di bilancio per il 2025 e la rottura è fondamentale e quasi totale: da un lato la SPD vuole la sospensione della norma sul “Freno al debito”, che vuole contenere debito pubblico e quindi spesa. Dall’altra Lindner e i liberali della FDP fanno di questa norma una sorta di feticcio.

La differenza è abissale: la leader della SPD Saskia Esken chiede massicci investimenti e l’abbandono delle rigide regole sul debito per far uscire l’economia tedesca dalla crisi. “Non è il momento di risparmiare, ora dobbiamo investire in modo da poter continuare ad essere orgogliosi del ‘Made in Germany’ anche in futuro”, ha detto Esken ai giornali del gruppo mediatico Funke.

Secondo lei e i suoi esperti la Germania dovrà investire fra i 400 e i 600 miliardi di Euro nei prossimi anni per rilanciare il “Made in germany” e farne ancora l’orgoglio del paese e, soprattutto, la locomotiva della crescita tedesca. Un cammino del genere è ovviamente incompatibile con la visione austera e sparagnina dei liberali, per i quali il debito è l’essenza del male e del peccato.

Il titolo della Wlet sui 600 miliardi di investimenti chiesti da Saskia Esken

La Esken ha attaccato direttamente Lindner affermando che “Il freno al debito è il freno al futuro”. Al contrario  Lindner ha chiarito che non c’è spazio per una politica di ridistribuzione. del reddito o per maggiori debiti, ma che, al contrario, le risorse dovranno essere trovate tramite tagli ai servizi, alcuni dei quali non saranno più garantibili.

La data decisiva sarà  il 14 novembre, quando si riunirà il Comitato sul Bilancio per approvare la legge per il 2025, e ci sono molti miliardi di differenza fra i progetti dei liberali e dei socialisti. Però potrebbe non essere necessario attendere così tanto: già questa settimana, a furia di dichiarazioni e summit contrapposti, potremmo giungere alla rottura, e due partiti che mai avrebbero dovuto unirsi, finalmente si separeranno.

Le elezioni anticipate che ne potrebbero seguire segneranno uno spartiacque politico dalle ricadute difficili da prevedere per la Germania.

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