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Il governo Kurz scricchiola in Austria dopo la denuncia del caos vaccini

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Il cancelliere Kurz venerdì scorso ha denunciato il Bazar dei vaccini e la diseguale distribuzione fra i vari paesi. Ovviamente stati come la Bulgaria e la Repubblica Ceca lo hanno elogiato, ma non è andata così bene in Austria. Nonostante l’Austria, a suo dire, non sia stata svantaggiata dalla politica della UE, la coalizione “Nero-Verde” che guida il paese ne è stata scossa.

Il ministro della salute viennese è Rudolf Anschober, del partito , or alleato, dei  Verdi, e ne è uscito abbastanza male. Kurz ha lasciato capire che i funzionari dei vari ministeri della salute dei paesi UE, quindi anche quello austriaco, hanno trattato in modo autonomo in sede europea, infischiandosene delle indicazioni dei propri ministri. Praticamente Anschober  è passato per un fesso che si fa aggirare dai propri funzionari, e questo non è proprio bello. I rapporti fra Verdi e OVP (il partito di Kurz) sono entrati in crisi.

Il problema è che il funzionario in questione, di cui la CDU ha chiesto la sospensione, si chiama Clemens Martin Auer e proviene proprio dalla OVP. Non avrebbe informato il proprio ministero delle modalità di distribuzione del secondo giro di lotti vaccinali. Anschober ha annunciato che non avrebbe più partecipato ai vertiti UE, ma anche che non ci sono sufficienti motivazioni per sospenderlo.


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