Difesa
Il Giappone testa in California la sua prima arma ipersonica
Il Giappone ha Terminato i test del nuovo missile ipersonico antinave che dovrebbe iniziare a entrare in servizi il prossimo anno. Un grande avanzamento tecnologico per il paese, che ne assicura la protezione dagli scomodi vicini
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Il Giappone ha effettuato con successo una serie di test di volo per il suo veicolo planante ipersonico, nell’ambito degli sforzi per migliorare le sue capacità di difesa stand-off.
L’Agenzia giapponese per l’acquisizione, la tecnologia e la logistica (ATLA) ha annunciato il 7 febbraio che i test del proiettile planante iperveloce (HVGP) sono stati condotti in California e tutti e quattro i voli hanno raggiunto con successo i loro obiettivi.
L’ultimo test ha avuto luogo il 25 gennaio. La serie di prove era finalizzata alla raccolta di dati critici per l’ulteriore sviluppo dell’HVGP.
Il primo test di questa fase è stato condotto nell’agosto del 2024, seguito da due test a novembre e da quello finale nel gennaio del 2025. Tuttavia, non è la prima volta che viene annunciata la sperimentazione di questo sistema.
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Concerto iniziale del motore scramjet ddel missile ipersonico giapponese (da https://www.mod.go.jp/atla/soubiseisaku/vision/rd_vision_kaisetsuR0203_05.pdf)Il
Il Giappone ha rivelato per la prima volta i test del veicolo ipersonico di planata nel 2024, rivelando che i test erano già stati condotti nel marzo e nell’aprile dello stesso anno. È stata la prima volta che Tokyo ha confermato pubblicamente di aver iniziato i test del suo programma di armi ipersoniche avanzate.
Crediti: Agenzia giapponese per l’acquisizione, la tecnologia e la logistica (ATLA)
La ricerca e lo sviluppo di munizioni ad alta velocità sono iniziati nell’anno fiscale 2018. Il Ministero della Difesa giapponese ha fissato l’obiettivo di completare la ricerca sulle munizioni ad alta velocità per la difesa delle isole entro l’anno fiscale 2025.
Il progetto è una parte fondamentale del più ampio sforzo del Giappone per rafforzare le proprie capacità di stand-off, in particolare in risposta alle crescenti sfide alla sicurezza nella regione dell’Indo-Pacifico.
Secondo un calendario ufficiale del Ministero della Difesa, dopo ulteriori test, le prime consegne dell’HVGP dovrebbero iniziare tra gli anni fiscali 2026 e 2027.
Ciò garantirebbe che le Forze di autodifesa giapponesi (SDF) ricevano queste armi all’avanguardia il prima possibile per rafforzare le capacità di deterrenza del Paese.
Il Ministero ha confermato che l’ultimo test di volo si è svolto come previsto, raggiungendo tutti gli obiettivi. Inoltre, la produzione di massa dell’HVGP è già iniziata a partire dall’anno fiscale 2023, a dimostrazione dell’intenzione del Giappone di schierare queste armi avanzate senza ritardi.
Il proiettile planante a iper-velocità giapponese (HVGP)
L’HVGP è un passo importante negli sforzi di modernizzazione della difesa giapponese ed è previsto principalmente per la difesa delle isole. Lo sviluppo di veicoli plananti ipersonici è in linea con l’obiettivo strategico di Tokyo di mettere in sicurezza i propri territori remoti, soprattutto in considerazione della continua evoluzione delle minacce regionali.
Con l’avanzamento delle sue capacità di armi ipersoniche, il Giappone si posiziona tra le nazioni leader in questa tecnologia militare all’avanguardia, per assicurarsi di essere sempre pronto a contrastare le sfide emergenti in materia di sicurezza.
L’HVGP è classificato come missile stand-off, ossia progettato per colpire obiettivi da una distanza di sicurezza fuori dalla portata delle difese nemiche.
Questo lo rende particolarmente efficace per affrontare forze ostili che potrebbero occupare isole giapponesi remote. Permetterà alle Forze di autodifesa giapponesi (JSDF) di lanciare attacchi rimanendo al di fuori della zona di ingaggio del nemico.
Il missile opera in due fasi distinte. Inizialmente, un razzo a propellente solido spinge il proiettile ad alta quota. Una volta raggiunta l’altezza desiderata, la testata si separa dal booster e inizia la fase di planata, viaggiando a velocità ipersonica verso il bersaglio.
Questo grafico in lingua giapponese mostra le due armi ipersoniche pianificate dal Paese: (1) il missile da crociera ipersonico e (2) il proiettile planante iperveloce. (Agenzia giapponese per l’acquisizione, la tecnologia e la logistica).
L’estrema velocità dell’HVGP rende difficile il tracciamento e l’intercettazione da parte dei sistemi di difesa aerea nemici, aumentandone l’efficacia come deterrente e arma d’attacco.
Per la guida, l’HVGP si affida principalmente al Sistema Globale di Navigazione Satellitare (GNSS), che consente un puntamento preciso. Inoltre, un sistema di navigazione inerziale funge da backup per mantenere la precisione anche in caso di interruzione dei segnali satellitari.
Quando si tratta di bersagli in movimento, come le navi da guerra, si ritiene che il missile impiegherà meccanismi di guida aggiuntivi, tra cui l’imaging a radiofrequenza e l’homing a infrarossi, per aumentare la precisione del colpo.
Per rendere operativo l’HVGP, il Ministero della Difesa giapponese sta valutando la possibilità di istituire due unità specializzate all’interno della Japan Ground Self-Defense Force (JGSDF).
Secondo i funzionari del ministero della Difesa, Kyushu e Hokkaido sono in fase di valutazione come potenziali sedi per queste batterie missilistiche. Il posizionamento di queste unità fornirebbe una copertura strategica sui principali approcci marittimi del Giappone e sui territori insulari contesi.
Oltre all’HVGP, il Giappone sta lavorando attivamente a una versione aggiornata del missile terra-nave Type-12, che dovrebbe avere una gittata estesa di circa 1.000 chilometri.
Il passaggio all’acquisizione di capacità di attacco di precisione a lungo raggio rappresenta una svolta rispetto alle politiche di difesa giapponesi del secondo dopoguerra.
Mentre Tokyo si è tradizionalmente astenuta dallo sviluppare armi d’attacco, la sua attuale traiettoria suggerisce un approccio più proattivo per garantire la sicurezza nazionale.
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