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Il genio all’improvviso. Come sostituire i nostri sanitari novax sospesi? Assumendo ucraini “umanitariamente”

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Sappiamo bene che la carenza di personale ospedaliero, medici, infermieri, persino addetti alla contabilità, sta creando nelle nostre strutture sanitarie dei gravissimi disservizi, tanto che i conteggi delle persone decedute per motivi non-covid, non adeguatamente assistite, è aumentato in modo drammatico.

La carenza, lo sapete tutti, è dovuta alle stringenti regole anticovid: i sanitari o sono triplamente vaccinati o non possono lavorare. Non gli basta testimoniare ogni 48 ore con un tampone la loro effettiva negatività: no, il ministro Speranza, duo e puro, intende punirli per la loro dissidenza agli ordini come minimo sino a fine dicembre 2022 (e nulla fa pensare che non rilancerà nel 2023).

In Friuli Venezia Giulia a febbraio qualcuno aveva quindi avanzato l’ipotesi di assumere nelle strutture ospedaliere, personale extra UE. Apriti cielo:

Per l’ordine degli infermieri una valutazione non puntuale di titoli acquisiti all’estero assieme alla scarsa conoscenza della lingua italiana può creare gravissimi problemi in attività così delicate come quelle ospedaliere.

Per l’organizzazione intersindacale dei medici, prima delle chiamate dall’estero, una strada da percorrere è quella delle assunzioni di specializzandi incentivando, anche economicamente, il percorso formativo“.

No way, insomma. Ed ora invece, come manna dal cielo ecco arrivare il personale ucraino con “licenza speciale” data la guerra incorso, con la “scusa speciale” dell’aiuto umanitario. Ed ecco una bella “Deroga temporanea alla disciplina del riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie per medici ucraini. Sino al 4 marzo 2023 è consentito l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario ai professionisti cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 che intendono esercitare nel territorio nazionale –  presso strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private – una professione sanitaria o la professione di operatore socio-sanitario in base a una qualifica professionale conseguita all’estero e regolata da specifiche direttive dell’Unione europea”.

E il nostro Ministro Speranza ne esce con il patentino di solving problems in odor di santità.

Perchè in Ucraina ci mandiamo sì medicinali ed armi, ma il loro personale sanitario ce lo teniamo noi.

https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-68/19432


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