Attualità
IL DDL CONCORRENZA: UN REGALO ALLE GRANDI COMPAGNIE ASSICURATIVE di Gianni Candotto.
Entro maggio/giugno il governo Renzi conta di far approvare il DDL Concorrenza. La maggioranza, come sempre, parla di “grandi novità a favore dei consumatori“, “grandi vantaggi per tutti“, la grande stampa filogovernativa, come sempre, esalta i contenuti del decreto e la stampa confindustriale accelera: “fate presto” dicono.
Eppure ai toni trionfalistici del governo e dei media, come spesso accade con le leggi di Renzi, stridono i fatti.
Il DDL concorrenza è un insieme fumoso di norme tra l’inutile, si pensi alle parti sull’RC auto dove il governo “obbligherà” le assicurazioni “a praticare sconti” agli assicurati che accetteranno di avere la scatola nera, quando già tutte le compagnie in Italia prevedono sconti per la scatola nera, e il potenzialmente pericoloso, vedi la fine del monopolio delle Poste Italiane. Fumoso, inutile e potenzialmente pericoloso in tutte le parti. Tranne in una: sicuramente devastante per i consumatori.
Il governo infatti ha dato il via libera all’emendamento Bianconi che prevede l’abolizione del tacito rinnovo delle polizze assicurative rami danni. Detta così parrebbe una norma a favore dei consumatori. E come tale verrà sicuramente presentata dalla stampa. Ma in realtà è una norma devastante per gli assicurati, per i professionisti che lavorano nel mondo assicurativo e un regalo gigantesco alle compagnie assicurative.
Vediamo il perchè.
Oggi le polizze possono essere annuali con tacito rinnovo o poliennali. La poliennalità non viene toccata ovviamente (l’abrogazione della poliennalità sarebbe stata una norma a favore dei consumatori, ovvero il permettere a un assicurato di disdettare una polizza dopo un anno, invece di essere obbligato a pagarla per almeno 5) ma viene abrogato il tacito rinnovo. Oggi l’assicurato, qualora abbia stipulato una polizza annuale con tacito rinnovo può disdettare la stessa entro 30 giorni dalla scadenza del contratto, mentre la compagnia NON PUO’ disdettare il contratto a meno di una elevata sinistrosità dello stesso e solo limitatamente ad alcune specifiche fattispecie.
Con l’abrogazione del tacito rinnovo l’assicurato dovrà rinegoziare anno per anno il suo contratto assicurativo.
Per capire la portata dell’emendamento pensiamo a una polizza malattia. Oggi un assicurato 60enne decide di stipulare una polizza che lo copra dalle malattie che potrebbero sorgergli negli anni a venire. La polizza, o della durata stabilita (generalmente 10 anni), o in tacito rinnovo fino al raggiungimento dell’età massima assicurabile, che generalmente, in Italia, è fissata a 75 anni, viene coperto anche dopo l’insorgenza di malattie considerate “pericolose” dalle compagnie.
Esemplifichiamo ancora meglio: il 60enne che si è assicurato e a cui viene una malattia debilitante oggi ha coperte le spese sanitarie non solo per l’anno della durata del contratto, ma in tacito rinnovo fino al raggiungimento dell’età massima prevista in polizza o alla durata decisa alla stipula del medesimo. Ovvero l’assicurato se ne può andare quando vuole, ma la compagnia non può cacciarlo via anche se “diventato un soggetto ad alto potenziale di rischio“. Con il DDL concorrenza cambia tutto. La compagnia di assicurazione potrà decidere di non rinnovare il contratto di anno in anno.
E così accadrà, è facilmente intuibile, che tutti i soggetti cui “il rischio si è aggravato” per insorgenza di malattie debilitanti, non verranno più assicurati da nessuno e tutte le spese sanitarie saranno a proprio carico. E così accadrà che il trentenne pagherà una copertura sanitaria ogni anno fino a (ipotizziamo) 65 anni, a 65 anni ipotizziamo che gli capiti una malattia, l’assicurazione gli pagherà il dovuto solo per i mesi residui del contratto e poi gli risponderà “grazie e arrividerci”.
Anche per i professionisti delle agenzie territoriali l’abolizione del tacito rinnovo sarà negativa. Aumenterà l’incertezza delle entrate, aumenterà la burocrazia, infatti l’agente territoriale dovrà rinegoziare anno per anno il contratto assicurativo ex novo, aumenteranno i costi a suo carico.
In sunto una norma che penalizzerà i professionisti del ramo, sarà devastante per i consumatori (non a caso una delle associazioni di consumatori più specializzata nel ramo assicurativo, Konsumer, si è detta “totalmente contraria”), ma farà felicissime le grandi compagnie assicurative.
Come sempre Renzi coi poteri forti.
Gianni Candotto
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.