Attualità
Il contratto UE/Astra-Zeneca: mezzo segreto, e si è puntato su punti non immediatamente essenziali (Vaccino approvato oggi)
La presidente della Commissione Europea Von Der Leyen ha affermato che avrebbe reso pubblico il contratto con Atsra Zeneca, dopo che la società Anglo Svedese, nota per essere un osso durissimo, per usare un eufemismo, nelle trattative. Tra l’altro il vaccino è stato approvato solo oggi nella UE dall’EMA.
Prima di tutto la rivelazione del contratto è solo parziale, come ha notato, fra l’altro, Marco Zanni:
Finalmente! #UE regina della trasparenza pubblica contratto con #AstraZeneca! Qui sotto i dettagli: pic.twitter.com/6SYyZffESi
— Marco Zanni (@Marcozanni86) January 29, 2021
I dati relativi al costo del vaccino e alle modalità di calcolo dello stesso sono completamente segretate. Bisogna dire che dalle note si capisce che il costo teneva conto di una serie di spese relative ai costi di produzione, al costo del lavoro o ai compensi pagati a terzi, e questo un po’ ci incuriosisce: perchè tutto questo segreto? Però questa non è l’unica parte segretata. Ad esempio questa clausola, probabilmente relativa all’interpretzione delle stesse, è stata oscurata, e questo è un fattore non secondari. Dalle note si parla di “Willfull misconduct”, “Comportamento cattivo doloso”, ma non sappiamo a cosa bene si riferisca (Perchè il contratto è annerito… ma si son dimenticati di cancellare le note…)
Nell’ottica di quanto scritto dopo queste quattro righe annerite rischiano di essere ancora più rilevanti, soprattutto se erano relative al’applicazione delle condizioni del contratto.
Il contratto fissa alcuni punti fissi, che però devono essere interpretati per bene. Il punto chiave per le forniture è il seguente:
Il contratto si concentrava più che altro sul fatto che le dosi fossero prodotte in Europa, quasi che il problema NON fosse la fornitura dei vaccini, ma da dove questi provenissero. Evidentemente non era visto come prioritario il problema della produzione in generale. Astra Zeneca si impegnava a fare “Tutti gli sforzi ragionevoli” per produrre le prime dosi del vaccino nell’Unione. Bisogna dire che “Ogni forzo ragionevole” era definito in modo un po’ restrittivo precedentemente. Infatti si diceva:
in the case of AstraZeneca, the activities and degree of effort that a company
of similar size with a similarly-sized infrastructure and similar resources as
AstraZeneca would undertake or use in the development and manufacture of a
Vaccine at the relevant stage of development or commercialization having regard
to the urgent need for a Vaccine to end a global pandemic which is resulting in
serious public health issues, restrictions on personal freedoms and economic
impact, across the world but taking into account efficacy and safety;
In Italiano:
nel caso di AstraZeneca, le attività e il grado d’impegno che un’azienda di dimensioni simili con un’infrastruttura di dimensioni simili e risorse simili come AstraZeneca si impegnerà o utilizzerà nello sviluppo e nella produzione di un Vaccino nella fase pertinente di sviluppo o commercializzazione, tenuto conto all’urgente necessità di un vaccino per porre fine a una pandemia globale che ne sta provocando gravi problemi di salute pubblica, restrizioni alle libertà personali ed economiche impatto, in tutto il mondo ma tenendo conto dell’efficacia e della sicurezza;
Insomma alla fine “Ogni sforzo possibile ” è solo “Ogni sforzo che farebbe un tuo concorrente”, una affermazione piuttosto generica e non molto vincolate, che lascia spazio a delle interpretazioni molto ampie.
Se il cuore dell’interesse della Commissione fosse stata la fornitura di dei vaccini avrebbe probabilmente scritto il contratto in modo diverso, ponendo in evidenza la necessita di ricevere le dosi, e quindi il luogo in cui sarebbero state prodotte. Comunque l’Unione ha già pagato 336 milioni di euro per il vaccino che, attualmente, non c’è e di questa cifra i 2/3 sono stati pagati praticamente brevi manu, a 5 giorni dalla firma del contratto, ed il restante terzo entro 21 giorni.
Chi ha ragione? Non si sa, ma sicuramente sappiamo chi ci perde: i cittadini europei che, per un bel po’ , non riceveranno i vaccini promessi.
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