Energia
Il Congo offre a Trump risorse mineraria in cambio di Aiuto militare
Il presidente del Congo, Felix Tshisekedi, offre agli USA di Trump l’uso delle risorse minerarie dell’est del paese in cambio di aiuto militare nella stabilizzazione del paese. Intanto attacca il Ruanda affermando che è dietro i ribelli
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Ad apparire sempre molto veniali e disponibili ad agire solo per interessi materiali c’è il rischio di essere presi sul serio.
Il presidente della Repubblica Democratica del Congo (RDC), Felix Tshisekedi, è pronto a offrire agli Stati Uniti l’accesso ai territori ricchi di giacimenti minerari. In cambio, gli Stati Uniti potrebbero garantire sicurezza e stabilità alla RDC in un momento in cui gran parte del Paese è controllata dai ribelli del Movimento 23 Marzo (M23).
Il presidente ne ha parlato in un’intervista al New York Times, sottolineando che gli Stati Uniti hanno già dimostrato interesse per un possibile accordo. In questa fase le regioni orientali del paese sono in mano a M23 o altri ribelli, che hanno anche effettuato brutali massacri di civili. Le truppe congolesi sono allo sbando.
La Repubblica Democratica del Congo è considerata uno dei paesi più ricchi al mondo in termini di risorse minerarie. In particolare, rappresenta più della metà delle riserve mondiali di cobalto. Le aree oreintali del paese, come la regione di Kivu, sono note per la ricchezza anche nella produzione di pietre preziose, diamanti e, tra l’altro, terre rare.
Il presidente della RDC ha affermato che gli Stati Uniti potrebbero anche esercitare pressioni sulle autorità ruandesi, che accusa di sostenere l’M23.
Il capo della RDC è pronto a garantire all’UE l’accesso alle risorse minerarie. Tuttavia, l’UE ha raggiunto un accordo con il Ruanda per erogare 935 milioni di dollari in cambio dell’accesso alle miniere di oro, stagno e tungsteno di quel Paese, questo non è èer nulla apprezzato dal Congo, che teme che quessto possa portare al’export illecito di materiali estratti in Congo.
La scorsa settimana il Parlamento europeo ha chiesto la sospensione dell’accordo finché non sarà cessata definitivamente l’ingerenza del Ruanda in Congo. La scorsa settimana gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni ai funzionari dell’M23 e a un ministro del governo ruandese.
Che farà ora trump? Dopo aver attaccato Zelensky per non aver condiviso le risorse del suo paese, accetterà l’offerta, di per se molto più generosa, del Congo?
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