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IL COLOSSALE GRANCHIO DELL’ISTAT CHE ANNUNCIA IL RITORNO ALLA CRESCITA (VE LO DIMOSTRO!)

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Ci risiamo, l’Istat ci casca di nuovo. Annuncia la crescita quando sa benissimo (almeno spero in quanto anche l’uomo comune della strada oramai capisce come stanno le cose) che DI CRESCITA VERA NON SI TRATTA.

Mi spiego. Dovrò essere un po’ tecnico ma mi farò capire bene.

Per farlo GIOCHIAMO AL BERNABEU, ovvero in trasferta, giochiamo sul LORO TERRENO: LA LEGGE DI SAY E LA RELATIVA FUNZIONE DI PRODUZIONE.

Per la legge dell’offerta, il PIL equivale esattamente al Valore della Produzione di un’azienda (che è ben diverso dal fatturato, mi raccomando, non perdetevi).

La funzione della produzione per la legge dell’offerta è la seguente:

CRESCITA 5

è una COBB-DOUGLAS in cui la crescita dipende da 3 cose (e man mano che le citeremo provvederemo a studiarne la situazione attuale):

1) L=NUMERO OCCUPATI X ORE LAVORATE:

Screenshot_2

Nel 2015 c’è un calo di 110.000 occupati che significano circa tantissime ore in meno !

2) GLI INVESTIMENTI PUBBLICI E PRIVATI:

Gli investimenti pubblici non meritano neppure un benché minimo commento, mentre per quanto riguarda quelli privati ancora le statistiche non sono uscite, pertanto possiamo solamente prendere a riferimento quanto BANCA D’ITALIA va dicendo da mesi: IL 2015 SARA’ UN ANNO DI CONTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI NELLA PRIMA PARTE E DI RIPRESA PER AZZERAMENTO SALDI VERSO LA FINE DELL’ANNO! ERGO, PER ORA ANCORA SONO INDUBBIAMENTE IN CALO!

CRESCITA INVESTIMENTI 1

Il mitico Direttore Generale, il Dott. Panetta, su questo punto è stato chiaro, ma del resto come sarebbe stato possibile effettuare investimenti se le banche ancora non concedono crediti:

PREVISIONE SUL CREDITO DI FINE 2014

CRESCITA 2

SITUAZIONE DEL CREDITO A MARZO 2015

CRESCITA 3

Ma allora, SE gli investimenti sicuramente non sono cresciuti e l’occupazione è calata, a cosa si deve quel +0,3% sull’ultimo trimestre 2014 del 1° trimestre 2015?

Dalla funzione della produzione noi possiamo dedurre che:

“SE L E’ NEGATIVA E K PURE, LA CRESCITA DEL PIL (che peraltro su base annua è sempre nulla esattamente come il primo trimestre 2014 nonostante tutti i fattori esterni a favore che ci sono quest’anno, nonostante le stelle remino dalla parte del SALSICCIAIO) DIPENDE DALLA TOTAL FACTOR PRODUCTIVITY”:

CRESCITA 4

CRESCITA TFP = CRESCITA PIL – CRESCITA ORE LAVORATE – CRESCITA CAPITALE

 

Ovvero, in assenza di incremento di occupazione e di investimenti, se il PIL cresce è legato al MAGGIOR UTILIZZO DEGLI IMPIANTI ESISTENTI E DELLA MANODOPERA IN ORGANICO (salti tecnologici non sono possibili nelle economie avanzate e la TFP è strettamente legata alla crescita della produzione industriale).

Ma per fare cosa?

Beni da vendere!

Da vendere a chi?

A clienti, ovvio!

Nel mercato interno?

No, poiché senza credito e senza maggior occupazione, nonché in presenza di riduzione della spesa statale causa austerity, il mercato interno è asfittico. Allora dovrebbe essere per l’export.

Ma questo, sebbene abbia aiutato tantissimo per quanto concerne l’agroalimentare, non è sufficiente a spiegare la crescita della TFP. Per chi stiamo costruendo beni a profusione? Per qualche cliente in particolare? Si! Per il nostro magazzino. A fine 2014 i magazzini sono stati svuotati ed ora vanno riempiti nuovamente:

SCORTE ITALIA

E questo, l’Istituto Luce 2.0 lo sa benissimo, tanto che lo ha SANCITO NELLA SUA NOTA:

Screenshot_8

Ora il problema è:

“ORA CHE LE SCORTE SONO STATE RICOSTITUITE, LA COMPONENTE EXPORT RIUSCIRA’ A SOSTITUIRSI ALLA PRIMA MANTENENDO QUESTA RIPRESA O LE SCORTE FINIRANNO INVENDUTE COSTRINGENDO LE AZIENDE (CHE NON HANNO PIU’ UN MERCATO INTERNO) A RALLENTARE LA PRODUZIONE FACENDO NUOVAMENTE SCHIANTARE IL PIL?”

Io non ho dubbi, i fattori esogeni stanno venendo progressivamente meno:

a – il petrolio sta risalendo abbondantemente

b – la bilancia commerciale estremamente positiva difficilmente consentirà di mantenere basso l’euro sul dollaro molto a lungo (nonostante i Q.E. di Draghi)

c – circa 200 miliardi di euro sono i NON PERFORMING LOANS italiani che costringeranno le banche a non erogare prestiti per il consumo e per gli investimenti neanche nel 2015

d – le manovre finanziarie prossime daranno il colpo di grazia definitivo.

 

Io non voglio gufare Renzi ma di una cosa sono sicuro:

“SE QUESTO NON SE NE VA ALLA SVELTA, OLTRE A FINIRE MALE L’ITALIA MI SA CHE LUI PASSERA’ ALLA STORIA COME IL PIU’ COLOSSALE E FALLIMENTARE DEI PREMIER MAI SALITI AL POTERE IN ITALIA (anzi….scusate….il più fallimentare dei golpisti al mondo)”

 

Auguri Salsicciaio, auguri Istat!

 

Maurizio Gustinicchi

A MAURI E IL PROF

 


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