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Il Caso Rai Qatar Afghanistan: spiegato l’arcano di uno scoop … fake

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Circa una settimana fa ci chiedevamo come mai una notizia clamorosa come quella delle prove delle somme pagate dal Qatar ai funzionari afgani per favorirne la resa ai talebani fosse rimasta solo alla RAI e non si fosse diffusa come un incendio su tutti i media mondiali. Anzi i pochi giornali nazionali che, come Repubblica, l’avevano ripresa erano corsi a cancellarla dopo qualche decina di minuti.

Ecco la notizia originale che avevamo riportato:

Qatar e Afghanistan: come mai una notizia clamorosa del TG1 è stata completamente ignorara dai media?

Per questo fatto, all’epoca, avevamo azzardato due possibili spiegazioni:

  • o era un’azione di forte pressione del Qatar nei confronti di tutti i media mondiali (tranne la RAI) perchè ignorassero la vicenda;
  • o era un fake

Ora si profila la soluzione del mistero: probabilmente era una grossa fake! Infatti una delle persone accusate di aver preso i soldi Ata Muhammed Noor, non solo ha respinto le accuse definendole un fake, ma ha chiesto l’intervento del principe Al Thani del Qatar perché agisca verso chi ha creato questi documenti falsi in modo appropriato. 

 

Alla fine il mistero è spiegato: i documenti sono probabilmente falsi. Del resto è strano pagare tangenti per centinaia di milioni di Dollari con bonifici e accompagnandoli con lettere di ringraziamento che finiscono alla stampa. Ci sono modi un po’ meno appariscenti per fare questo tipo di operazioni, e un po’ più sicure..

Quindi il mistero principale è stato risolto. Rimane solo un mistero secondario: ma che controlli fanno delle notizie e dei documenti a Rai 1? Nessuno ha avuto un dubbio che potessero non essere reali? Nessuno ha cercato delle prove di accertamento da altre fonti internazionali giornalistiche? Nessuno ha fatto una seria verifica delle fonti? Ecco, questo resta ora il mistero più grande, cioè che competenza regni alla RAI.

 

 


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