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Il caso Carlo “Azelio” Ciampi: la Raggi (con un po’ di dirigenti) dovrebbe dimettersi, non cercare il Capro Espiatorio. Ricordiamo il “Colosseo di Nimes”

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Figura di palta storica per il sindaco di Roma, Virginia Raggi: vuole intestare una via al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, e sbaglia la targa, con il livornese che diventa “Azelio”, il tutto alla presenza del Presidente delle Repubblica Mattarella, che se ne va via indispettito, e dei Presidenti di Camera e Senato.

Sorvoliamo sull’opportunità di intitolare una via a Ciampi, tema per il quale sarebbe interessante raccogliere opinioni più ampie, soprattutto collegate al suo ruolo nella firma del Trattato di Maastricht. Se passiamo all’episodio singolo qualche dubbio ci viene, ed anche grosso. Un funzionario, che ora rischia una punizione “Esemplare”, può anche sbagliare nello scrivere un nome, ma possibile che poi, in tutta la struttura, nessuno controlli? Chi ha materialmente fatto la targa non l’ha letta? Chi l’ha montata ha preso la licenza elementare? Nessun vigile l’ha vista prima dell’inaugurazione?  Intanto una “G” di meno è stata sufficiente per far scappare, arrabbiato, il Presidente attuale, che sul punto ha tutte le ragioni possibili.

Il team della Raggi non è nuovo a gaffes clamorose. Ricordiamo quando, per promuovere la Ryder’s Cup di golf utilizzò l’immagine dell’Arena di Nimes invece che quella del Colosseo

L’amministrazione Raggi ha portato la macchina amministrativa romana ad un livello di superficialità e di approssimazione che non ha precedenti nella storia dell’Urbe. Se Virginia avesse costruito il Colosseo sarebbe crollato dopo un mese. Appare evidente che bisogna verificare non i diplomi o le lauree dei dirigenti del comune, ma le licenze elementari e, soprattutto, le volontà di svolgere il proprio lavoro con un minimo di coscienza. Però il colpevole di tutto questo non è il singolo funzionario, ma la Raggi e la giunta pentastellata che ha permesso questo tipo di decadenza. Sarebbe il momento per un bel “Tutti a casa”, oltre che per scuse generali verso i romani, ma pare che questa saggezza sfugga a chi ha voluto delle responsabilità ben superiori alle proprie capacità

Per fortuna fra pochi mesi vedremo dei responsabili diversi in comune a Roma, e speriamo migliori. Ricordiamo anche Massimo D’Azeglio si scrive con la G, e se non sapete chi sia spero non lavoriate per il comune di Roma!

 


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