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IL BUNDESTAG SALVERÀ PER ORA IL QE E LA BCE, MA C’È POCO DI CUI GIOIRE. Crisi solo rimandata
Oggi la WELT ci presenta una visione realistica, quindi molto pessimistica, del futuro della BCE nell’ottica delle delle decisione del Bundestag sulla decisione della Corte Costituzionale Tedesca, che, come ricordiamo, richiede una giustificazione dell’operato della BCE entro il 5 agosto prossimo.
Il programma di acquisto di obbligazioni della Banca centrale europea (BCE), iniziato nel 2015, ha già causato molti problemi ai tedeschi, soprattutto da quando la Corte costituzionale federale a maggio ha chiesto di giustificare la propria scelta come non dannosa per l’economia tedesca. i
Giovedì il Bundestag dovrebbe decidere in merito a una mozikne di CDU, SPD, FDP e Verdi. Le parti giungono alla conclusione che la banca centrale ha attuato la valutazione della proporzionalità fra azioni e comseguenze dei suoi acquisti di titoli, come richiesto dai giudici di Karlsruhe, però non è una decisione serena e senza problemi.
“Sulla base della decisione del Consiglio direttivo e dei documenti ricevuti dalla BCE , il Bundestag tedesco giunge alla conclusione che i requisiti contenuti nella sentenza della Corte costituzionale federale del 5 maggio 2020 sullo svolgimento di un test di proporzionalità in relazione al PSPP sono stati soddisfatti“, si dice nella mozione congiunta. Per gli acquisti di obbligazioni, la BCE ha effettuato un esame “dell’idoneità, della necessità e dell’adeguatezza delle misure di politica monetaria”.
Però non tutto è andato bene. I deputati del bundestag sono stati estremamente irritati dallo pochissimo tempo allora disposizione per analizzare i documenti, che sono stati anche proposti in una situazione di massima sicurezza in cui non era a loro permesso fare alcuna copia. Inoltre le informazioni erano fortemente tecniche, con sigle criptiche come ABSPP, CBPP-3, “Formulazione ibrida del flusso delle riserve”, tutta roba riservata a pochi iniziati e questo ha suscitato numerose proteste perfino fra i deputati della maggioranza o comunque euroscettici. Uwe Kamann ha scritto dirittamente al presidente del parlamento Schaeuble per lamentarsi del pasticcio combinato. Proprio questo Kamann è rimasto talmente insoddisfatto che vuole ricorrere Kamann vuole fare appello alla Corte costituzionale federale . “Soprattutto come membro non associato del Bundestag, non è possibile familiarizzare con l’argomento in così poco tempo senza tale competenza e con una conoscenza così profonda, in una questione finanziaria così complessa, dove non sono né uno specialista né il supporto di un gruppo parlamentare esaminare come avverrà il mio dovere parlamentare di controllo “, si lamenta un membro del partito FDP, liberare ed europeista, quindi possiamo immaginare cosa dicano i deputati più radicali ed antieuropeisti. Il parlamentare Uwe Kamann, ex AfD ha perfino scritto al presidente del Parlamento Schaeuble lamentandosi fortemente della segretezza dei documenti, del tempo eccessivamente ristretto per la loro consultazione ed ha preannunciato la sua volontà di ricorrere alla Corte Costituzionale, aprendo un nuovo fronte di contrasto fra BCE, BuBa e Parlamento.
Del resto molte critiche sull’efficacia della politica monetaria della BCE hanno una motivazione oggettiva: il PSPP ha acquistato 2,3 miliardi di titoli, m a l’obiettivo inflazionistico del 2% rimane molto distante, con un’inflazione che vola a solo lo 0,3%.
Ora il Bundestag ha dato una valutazione positiva, per ora, alla politica della BCE, ma la Corte Costituzionale non si accontenta di questo, vuole anche un controllo permanente , della politica della BCE, ma con la conservazione della sua indipendenza. Anche una persona priva di sensibilità politica viene ad avvertire che qualcosa non va, perché:
- abbiamo un parlamento di un singolo stato che si arroga un diritto di controllo che gli altri Paesi non hanno, per cui si apre la strada ad un caotico e disordinato incrociarsi di diritti di controllo, oppure ad una supremazia di un singolo paese sugli altri;
- richiedono la definizione di criteri e di parametri di controllo predeterminati che vengono ad essere, comunque la si voglia mettere, una forma di coercizione della politica monetaria, in quanto sono una sorta di pistola carica messa sul tavolo dal Bundestag.
La definizione di limiti preordinati alla politica monetaria è un invito a nozze per la speculazione. L’unico strumento che ha effetto per il controllo di un mercato finanziario è la conoscenza del fatto che non esista un limite all’intervento della Banca centrale. Se poniamo dei limiti automaticamente diamo un obiettivo a chi vuole fare speculazione e vuole vedere saltare tutto il giochetto europeo. Ecco perché raramente le BC dichiarano esplicitamente le proprie politiche. al contrario la BuBa fa il gioco degli speculatori.
Il Bundestag si occuperà anche dell’attuale programma di acquisto di titoli in emergenza pandemica, PEPP, ed il FDP chiede esplicitamente un controllo stretto di questa politica e se, nella sua esecuzione, la BCE abbia rispettato il proprio mandato. Giù questa sarebbe un’interferenza politica bella e buona nell’operato della BCE, ma non è tutto: a questa richiesta si accompagna anche quella di una definizione di nuovi limiti inflazionistici, abbandonando il 2% attuale e fissandone uno più basso, in modo da poter iniziare una politica non più espansiva. Una vera e propria dichiarazione di guerra ai paesi del sud Europa e della Francia ed una occupazione permanente della BCE che, alla fine, sarebbe la morte del disegno di un’Europa egalitaria.
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