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Energia

Il Brasile taglia le importazioni di gas naturale al minimo da 20 anni. L’idroelettrico ruggisce

La tendenza è chiara: dal 2015 il Brasile ha importato volumi sempre più ridotti di gas naturale, con l’eccezione del picco del 2021, quando una grave siccità ha avuto un impatto sulle sue capacità idroelettriche.

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Le importazioni di gas naturale del Brasile sono scese ai minimi di 20 anni lo scorso anno, secondo i dati dell’Agenzia Nazionale per il Petrolio, il Gas Naturale e i Biocarburanti (ANP).

Secondo l’ANP, le importazioni di gas naturale del Brasile sono scese a 6,5 miliardi di metri cubi, pari a 228 miliardi di piedi cubi, grazie al potenziamento delle capacità idroelettriche, solari ed eoliche del Paese.

Queste cifre sono pari alla quantità di gas naturale importata dal Brasile nel 2003 e si confrontano con i 9 miliardi di  metri cubi importati nel 2022 e i 16,9 miliardi di metri cubi importati nel 2021, come mostrano i dati compilati da Reuters.

La tendenza è chiara: dal 2015 il Brasile ha importato volumi sempre più ridotti di gas naturale, con l’eccezione del picco del 2021, quando una grave siccità ha avuto un impatto sulle sue capacità idroelettriche.

Sebbene le importazioni di gas naturale stiano diminuendo, la compagnia petrolifera nazionale, Petrobras, ha messo a bilancio 102 miliardi di dollari di investimenti per il periodo 2024-2028, con un aumento del 31% rispetto al piano per il periodo 2023-2027. Petrobras ha destinato 72 miliardi di dollari di questo budget alle attività di esplorazione e produzione. La compagnia petrolifera statale ha già dichiarato in passato di voler diventare il quarto produttore di petrolio al mondo entro il 2030.

Petrobras ha subito pressioni per incrementare la produzione di gas naturale al fine di ridurne il prezzo per i consumatori e, a partire da quest’anno, è previsto l’avvio di diversi nuovi progetti di gas naturale, il primo dei quali sarà Rota 3.

Rota 3 estrazione di gas naturale

Il Brasile si affida all’energia idroelettrica per il 66-75% della sua produzione totale di energia elettrica, ma nel 2015 e nel 2021 una grave siccità ha compromesso la capacità del Brasile di generare energia da questa fonte. Per colmare il divario, il Brasile si è affidato all’energia a gas, acquistando la maggior parte del fabbisogno dalla Bolivia, integrata da GNL proveniente dagli Stati Uniti e da altri paesi. Ora i progetti per la produzione di gas in corso di sviluppo aumenteranno l’offerta di gas sui mercati internazionali. 


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