Attualità
Il 70% dei russi supporta la guerra in Ucraina, ma il 50% vorrebbe trattative di pace
La guerra della Russia contro l’Ucraina non è solo la guerra di Vladimir Putin, come confermato da un sondaggio ripreso dal giornale tedesco Die Welt. Lev Gudkov, direttore scientifico dell’unico istituto di sondaggi indipendente della Russia, Levada dal 24 febbraio 2022 tiene regolarmente un sondaggio sulla domanda: “Sostieni personalmente le azioni delle forze armate russe in Ucraina o no?”
Il risultato è impressionante: anche dopo circa 20 mesi di combattimenti brutali e di perdite elevate nelle proprie fila, il 73% dei russi risponde ancora “sì”. Certo, molte persone ritengono un dovere patriottico comunque sostenere i soldati e altri hanno magari paura di essere scoperti, ma il risultato è impressionante.
Nel 2003 Gudkov ha fondato il centro insieme al sociologo ormai defunto Yuri Levada. Entrambi hanno voltato le spalle all’istituto statale russo per i sondaggi Wziom, in segno di protesta contro il crescente controllo del lavoro da parte del Cremlino. Oggi, esattamente 20 anni dopo, Wziom è stato a lungo criticato da esperti indipendenti. Lewada, d’altro canto, gode anche di un grande riconoscimento internazionale, ma i risultati dei sondaggi sarebbero visti come deludenti in Occidente.
Gli analisti europei e americani affermano che i dati sono così supportivi per la paura di eventuali sanzioni che colpiscono chi critica l'”Operazione speciale”, il modo edulcorato russo per dire guerra, ma le risposte a Levada sono tenute anonime. Che il supporto sia dovuto veramente solo alla paura? Comunque Levada è apprezzato perché
Tuttavia, il lavoro del Centro Levada è apprezzato da molti. Perché fornisce almeno un’idea dello stato d’animo di una società che, a causa della mancanza di libertà di espressione e di una repressione massiccia, sembra diventare sempre più una sorta di scatola nera.
Il 50% degli intervistati è favorevole ai negoziati di pace
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