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IHS MARKIT: ITALIA, UN DISASTRO ECONOMICO

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Vi presentiamo da IHS Markit l’indice previsionale della manifattura italiana. Normalmente questi indicatori previsionali sono solo indicativi, ma nel caso italiano i segnali sono talmente forti e rafforzati da una serie di indicatori collaterali che meritano di essere considerati con attenzione.

Siamo al minimo dell’indicatore PMI dal 2013, con un rapido peggioramento. Il valore attuale è 46,2 , e sotto il 50 ci si attende una contrazione della manifattura, per cui ora non solo questa si verrà a ridurre, ma si verrà a ridurre anche in modo molto rapido. La caduta ci riporta al periodo nero del Governo Monti, quello peggiore della storia dell’Italia: infatti in 2009 fu peggiore come intensità, ma di durata minore.

Tutti i tre indicatori che influenzano in PMI sono negativi:

  • ordini, in forte calo;
  • occupazione nel settore, in riduzione;
  • nuovi contratti con l’estero in riduzione.

Insomma le premesse per un pessimo inizio di 2020 ci sono tutte e bisogna temere i primi dati consuntivi sulla manifattura. Si fa notare anche il fatto che la spinta inflazionistica rimane bassa, e che c’è la speranza di un miglioramento nei successivi 12 mesi.

Se qualcuno mette in dubbio IHS Markit come previsionale vi presentiamo questo grafico che mette a confronto PMI e produzione industriale nel passato.

Sarebbe necessaria una reazione a livello di politica monetaria e fiscale, ma nella prima l’unica mossa della Lagarde è, per ora, quella di imparare il tedesco (non è uno scherzo…), nella seconda  vige invece la totale impreparazione ed incapacità, con anche dei forti limiti ideologici, del governo Conte. Il suo totale immobilismo prepara prospettive anche peggiori di quelle già vissute dall’Italia nell’ultimo decennio.

 


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