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IEA: volete essere verdi? Dovete raddoppiare il nucleare!

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Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), la capacità di energia nucleare deve raddoppiare a livello mondiale nei prossimi tre decenni per raggiungere gli obiettivi di emissioni nette di carbonio pari a zero e garantire l’indipendenza energetica.

Il direttore esecutivo del gruppo parigino, Fatih Birol, ha sottolineato che il nucleare ha un’opportunità unica di rinascita nel contesto della crisi energetica globale, dei prezzi alle stelle dei combustibili fossili, delle sfide alla sicurezza energetica e degli impegni sul clima.  Ha però suggerito che questo non è garantito e che dipende dalle politiche governative orientate a una maggiore espansione.

Birol ha affermato che: “Dipenderà dai governi che metteranno in atto politiche solide per garantire un funzionamento sicuro e sostenibile delle centrali nucleari per gli anni a venire”.

Nell’ultimo rapporto del gruppo, Nuclear Power and Secure Energy Transitions, l’IEA ha rivelato che l’energia nucleare deve essere incrementata in modo significativo per raggiungere il duplice obiettivo della sicurezza dell’approvvigionamento e delle emissioni nette di carbonio zero.

L’IEA ha avvertito che per raggiungere le emissioni nette zero, la capacità di energia nucleare deve aumentare a 812 gigawatt (GW) entro il 2050 rispetto agli attuali 413 GW.

Mentre le economie avanzate gestiscono quasi il 70% della capacità nucleare globale, l’IEA ha rilevato che le flotte nucleari in Occidente stanno invecchiando, tra investimenti bloccati e progetti fuori budget. L’IEA calcola che circa 260 GW, ovvero il 63% degli impianti nucleari nel mondo, hanno attualmente più di 30 anni e stanno per terminare le loro licenze di funzionamento iniziali.

Nel 2030, le aggiunte annuali di capacità nucleare dovranno raggiungere i 27 GW solo per compensare le centrali chiuse, che potrebbero ridursi di un terzo nel prossimo decennio nelle economie sviluppate.

Per contestualizzare, la “nuova grande” scommessa del Regno Unito sul nucleare, che rappresenta una spinta storica nella produzione di energia nucleare, prevede un aumento da 7GW a 24GW nei prossimi tre decenni. Nel frattempo la Francia ha grossi problemi perfino nel mantenere aperte le proprie centrali e l’Italia non sa che fare, come sempre, stretta fra minoranze NIMBY e incapacità di programmazione. Solo la Romania sembra rapidamente convertirsi al nucleare.


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