Attualità
I REGALI DI DEUTSCHE BANK: la strategia tedesca di crescita in Cina
Un’inchiesta della SEC, Security and Exchange Commission, Statunitense rivela la tattica di espansione di Deutsche Bank in Cina, basata essenzialmente su regali ai potenti ai maggiori funzionari di Partito ed assunzioni estremamente compiacenti.
La Banca fra il 2002 ed il 2014 ha allargato il proprio potere nel paese orientale attraverso doni e favori. Secondo documenti interni sono stati distribuiti doni di valore per un totale di oltre $ 200.000 a importanti funzionari di partito . Ad esempio l’allora leader comunista Jiang Zemin ha ricevuto in dono una tigre di cristallo per circa 15.000 dollari e un impianto stereo da Bang & Olufsen, mentre l’ex primo ministro Wen Jiabao venne omaggiato con un cavallo di cristallo del valore di circa $ 15.000 a completamento della sua collezione dello zodiaco cinese. La Banca ha poi assunto una persona di dubbia moralità, ma vicina allo stesso Premier Wen che ricevette 2 milioni di dollari come compensazione per l’acquisizione della Huaxia Bank, istituto di credito sotto il controllo dello stato.
La banca ha poi assunto più di cento figli di dirigenti di potenziali o esistenti partner , quasi tutte società pubbliche o a partecipazione pubblica, In questo modo nella banca sono entrati membri dell’élité comunista e degli alti quadri del Partito e di membri del Politburo. Ad esempio, le figlie di Wang Yang, prima leader comunista del Guandong e poi vice primo ministro, e di Li Zhanshu, numero tre del Partito ed interlocutore della Merkel a Pechino, hanno trovato un lavoro nella Banca tedesca.
In totale ci sono stati 19 casi di assunzioni nepotistiche collegati ad affari per 190 milioni di dollari che avrebbero potuto portare a sanzioni da parte della SEC per corruzione che, se scoperti per tempo, avrebbero potuto portare ad una sanzione fra gli 84 ed i 120 milioni da parte dell’organo di controllo americano. La fortuna vuole che le indagini interne, compiute da più studi legali, abbiano anche scoperto come queste attività siano ormai andate in prescrizione. Però da un lato si evidenza come sia BaFin, l’autorità di controllo tedesca, sia la BCE, evidentemente “C’avevano Judo” in quel periodo, e d’altro canto mostrano come molte aziende tedesche si siano rapidamente espanse in Cina: a suon di regali e di nepotismo.
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