I problemi alle produzioni agricole può far ancora crescere l’inflazione alimentare

Lo spread di prezzo tra il grano invernale duro e il grano invernale tenero ha raggiunto un livello record a causa della siccità che minaccia i raccolti nel Midwest e in altre importanti regioni agricole del globo.

Il premio del grano invernale duro rispetto al grano invernale tenero è di 1,72 dollari al bushel (25,4 kg) a Chicago martedì mattina, superando il record del 2011.
James Bolesworth, direttore generale di CRM AgriCommodities, ha dichiarato a Bloomberg che l’aumento dello spread è “un fattore della siccità nelle pianure statunitensi, che sta avendo un impatto negativo sulle condizioni dei raccolti”.

L’ultimo rapporto del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha rilevato che il Kansas (primo produttore) ha solo il 19% della superficie coltivata in buone o ottime condizioni. Gli analisti di Agritel hanno sottolineato che la siccità sta colpendo i raccolti in altri Stati:

• “Un deterioramento delle valutazioni dei raccolti è visibile anche in Texas e Colorado”.
• Contemporaneamente, le condizioni di siccità affliggono le praterie canadesi. Gli agricoltori della regione stanno seminando in alcune delle condizioni più secche dell’ultimo mezzo secolo. Hanno bisogno di un’umidità adeguata per piantare le colture di grano e colza, altrimenti questo potrebbe portare a una scarsa resa delle colture più avanti nella stagione di crescita, che potrebbe avere un impatto sulle forniture globali.

“Se non c’è una buona umidità, queste piccole piante sono molto sensibili alle condizioni avverse”, ha dichiarato Bill Prybylski, agricoltore e vicepresidente dell’Associazione dei produttori agricoli del Saskatchewan.
La possibilità di una riduzione della produzione di grano negli Stati Uniti e in Canada a causa delle persistenti condizioni di siccità potrebbe aggravare l’approvvigionamento alimentare globale. La siccità in Argentina ha già ridotto i raccolti e l’Ucraina, in crisi, ha costretto gli agricoltori a ridurre le piantagioni.

Tutto ciò significa che l’inflazione alimentare globale rimarrà probabilmente elevata nel prossimo futuro. Però  quello che per qualcuno sarà solo un problema di inflazione, per qualcun altro sarà un problema di indisponibilità, cioè di fame.