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I militari USA mettono in guardia la Pelosi per le conseguenze del suo viaggio a Taiwan. La Cina NON è contenta…

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Il Presidente Biden ha commentato a sorpresa l’imminente viaggio della Presidente della Camera Nancy Pelosi a Taiwan, dichiarando ai giornalisti che i militari statunitensi ritengono “non una buona idea” una sua visita sull’isola.

Quando gli è stato chiesto specificamente del potenziale viaggio, di cui giorni fa si è cominciato a parlare diffusamente, guadagnandosi la condanna e l’avvertimento di “misure di forza” da parte della Cina, Biden ha detto: “I militari pensano che non sia una buona idea in questo momento, ma non so quale sia lo stato della questione”. Risposta accettabile dall’uomo della strada, un po’ meno dal Presidente USA….

Sebbene il suo staff non l’abbia confermato ufficialmente, diverse fonti hanno riferito ai media che un viaggio a Taipei è previsto per agosto, dopo che i piani precedenti erano stati cancellati all’ultimo minuto in aprile a causa di una diagnosi annunciata di Covid.

Alcuni esperti di Stato cinesi sostengono che questa potrebbe essere la scintilla che accende la guerra, dato che sarebbe il più alto funzionario americano e il primo Presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti – che è il terzo in linea di successione alla Presidenza degli Stati Uniti – a visitare il Paese in 25 anni, dopo la visita dello speaker repubblicano Newt Gingrich nel 1997.

Come esempio, l’opinionista ed ex redattore capo del quotidiano statale Global Times Hu Xijin ha dato un “suggerimento” al governo e alle forze armate cinesi: “Se Pelosi visiterà Taiwan, gli aerei militari del PLA accompagneranno l’aereo di Pelosi per entrare nell’isola, compiendo per la prima volta uno storico attraversamento dell’isola da parte di aerei militari provenienti dalla terraferma. L’importanza della visita di Pelosi sarebbe enorme”, ha dichiarato dopo aver visto i resoconti del suo viaggio.

La Cina spesso risponde alle visite dei funzionari statunitensi organizzando esercitazioni militari contro Taiwan. Ad esempio, quando Trump ha inviato l’allora segretario alla Sanità Alex Azar a Taiwan nell’agosto 2020, o quando il senatore repubblicano Rick Scott della Florida si è recato a incontrare la presidente Tsai Ing-wen. In quest’ultimo caso, la Cina ha inviato un gruppo di aerei da guerra del PLA per violare la linea mediana che separa lo Stretto di Taiwan.

Per quanto riguarda gli ultimi commenti di Biden, che sembravano gettare una luce negativa su un potenziale viaggio di Pelosi, questo potrebbe essere coordinato semplicemente per proteggere la Casa Bianca dall’essere vista da Pechino come diretta sostenitrice. Ciò potrebbe consentire all’amministrazione di affermare che si tratta di un’iniziativa indipendente dall’appoggio ufficiale dell’amministrazione, ma non convincerebbe i funzionari cinesi.

Forse si tratta di un tentativo della Casa Bianca di adottare un approccio del tipo “poliziotto buono, poliziotto cattivo”, dato che Biden ha anche detto, al ritorno dal Massachusetts mercoledì, che intende tenere una telefonata con il Presidente Xi Jinping il mese prossimo. “Penso che parlerò con il Presidente Xi entro i prossimi 10 giorni”, ha dichiarato Biden ai giornalisti.

Una visita della Pelosi a Taiwan in questo momento significherebbe probabilmente che tale telefonata non avverrà, in quanto senza dubbio deteriorerebbe ulteriormente e rapidamente le relazioni tra Stati Uniti e Cina, arrivando anche in un momento delicato per l’economia americana, come riporta la Reuters: “La tanto discussa telefonata tra i due leader, la loro prima in quattro mesi, arriverebbe in un momento cruciale, date le tensioni sullo status di Taiwan, e mentre l’amministrazione Biden sta valutando la possibilità di tagliare i dazi sulle importazioni di merci dalla Cina per contribuire a ridurre le pressioni inflazionistiche sui consumatori americani”.


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