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I livelli di Plutonio vicino a Los Alamos sono al livello di Chernobyl, ma le autorità dicono “Tutto a posto”

Los Alamos presenta livelli di inquinamento di plutonio fra i più alti negli USA e al livello di queli riscontrati nell’area di Chernobyl. Un effetto della gestione dei rifiuti nucleari negli anni ’40 del secolo scorso, piuttosto approssimativa.

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Los Alamos, luogo di nascita della bomba atomica americana nell’ambito del Progetto Manhattan guidato da Robert Oppenheimer, si trova ora di fronte a una preoccupante rivelazione. Secondo un recente studio della Northern Arizona University, i livelli di plutonio nell’area sono allarmanti, paragonabili a quelli riscontrati nel sito del disastro nucleare di Chernobyl.

Il Guardian ha riferito che “concentrazioni estreme” di plutonio sono state rilevate nel suolo, nelle piante e nell’acqua intorno a Los Alamos, una località del New Mexico che un tempo era il centro dello sviluppo di armi nucleari negli Stati Uniti.

Questi risultati fanno parte di uno studio guidato dallo scienziato Michael Ketterer, il quale ha rilevato che i livelli di questo materiale radioattivo sono “tra i più alti” mai trovati in un’area accessibile al pubblico negli Stati Uniti.

La sua ricerca indica che questi livelli sono simili a quelli osservati a Chornobyl, in Ucraina, il luogo della catastrofica fuoriuscita di materiale nucleare durante l’era sovietica.

Ketterer ha espresso sconcerto per la scoperta, affermando: “È una delle cose più scioccanti in cui mi sia mai imbattuto in vita mia”. Ha sottolineato che questi isotopi radioattivi si “nascondono in bella vista”, rappresentando un rischio ambientale significativo.

Storicamente, dagli anni ’40 al 1963, il Los Alamos National Laboratory ha smaltito i rifiuti radioattivi in un canyon vicino, che alla fine si è guadagnato il soprannome di Acid Canyon a causa della sua grave contaminazione.

In seguito, la Commissione per l’energia atomica e il Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti hanno avviato una massiccia opera di bonifica, costata almeno 2 miliardi di dollari, che avrebbe portato l’area in conformità con gli standard federali di bonifica entro gli anni Ottanta.

Il terreno è stato successivamente ceduto alla Contea di Los Alamos, che lo ha trasformato in un popolare sentiero sterrato per ciclisti, escursionisti e corridori.

Nonostante gli alti livelli di plutonio rilevati, Ketterer ha dichiarato che il pericolo immediato per gli utenti del sentiero è basso. Tuttavia, ha avvertito che i rischi ambientali rimangono significativi.

La contaminazione da plutonio può potenzialmente infiltrarsi nelle riserve idriche, finendo per confluire nel Rio Grande, e può entrare nella catena alimentare attraverso le piante. Inoltre, in caso di incendio, il plutonio potrebbe disperdersi ampiamente sotto forma di cenere.

Antica entrata a Los Alamos

I sostenitori della salute pubblica stanno anche sollecitando il governo ad affiggere una segnaletica che avvisi i visitatori della contaminazione, in modo da consentire loro di prendere decisioni informate sull’utilizzo del sentiero.

Tina Cordova, del Tularosa Basin Downwinders Consortium, ha affermato che i risultati servono a ricordare le sfide radioattive a lungo termine del Nuovo Messico.

Ha sottolineato che la presenza persistente di plutonio, che ha un tempo di dimezzamento di 24.000 anni, sottolinea una “terribile eredità” lasciata dalla bomba Trinity, che fu notevolmente inefficiente e lasciò dietro di sé una quantità sostanziale di plutonio non scisso.

Nessun problema per il Dipartimento dell’Energia

Il Dipartimento dell’Energia, in risposta alle preoccupazioni, ha dichiarato che i livelli di plutonio rilevati a Los Alamos sono “molto bassi e ben all’interno della gamma di esposizione sicura”.

Allo stesso modo, l’Environmental Management Los Alamos Field Office del Dipartimento dell’Energia statunitense sostiene che le preoccupazioni sollevate da Ketterer e Nuclear Watch sono in linea con i dati accessibili al pubblico da anni e afferma che il canyon rimane sicuro per un uso illimitato.

Il Dipartimento fa riferimento a uno studio del 2018 che stima che le persone che frequentano il canyon sono esposte a meno di 0,1 milligrammi di radiazioni all’anno.

Questo livello è notevolmente inferiore rispetto alla dose media annua di radiazioni di 620 millirems da tutte le fonti, come riportato dalla Nuclear Regulatory Commission statunitense.

Questo studio indica che l’esposizione alle radiazioni nel canyon è ben al di sotto della media generale, evidenziando il rischio relativamente basso per coloro che utilizzano l’area per scopi ricreativi.

Tuttavia, Ketterer e il suo collega Jay Coghlan, direttore di Nuclear Watch, avvertono che mentre i rischi immediati per la salute possono essere minimi, ci sono problemi in corso per quanto riguarda la migrazione a valle del plutonio, il suo assorbimento da parte delle piante e la potenziale diffusione di ceneri contaminate dagli incendi selvatici.

Ketterer ha descritto la situazione come una situazione che non può essere completamente risolta, paragonando i tentativi di pulizia dell’area al tentativo di rimuovere il sale da un tappeto di lana.

Ha sottolineato l’importanza della trasparenza, suggerendo che informare residenti e visitatori sulla contaminazione è fondamentale, anche se il problema in sé non può essere completamente risolto.

Inoltre il plutonio non è solo pericoloso dal punto di vista radiologico, ma è anche tossico chimicamente per il corpo umano, per cui la sua presenzaè duplicemente da tenere sotto stretto controllo.

Nel frattempo, la pubblicazione dello studio arriva in concomitanza con l’annuncio del Dipartimento della Difesa di aumentare la produzione di plutonio a Los Alamos, un componente chiave delle armi nucleari. Un disegno di legge sulla difesa recentemente approvato dal Senato degli Stati Uniti prevede un ampliamento dei finanziamenti per le persone colpite dalle scorie radioattive del governo, ma esclude in particolare l’area di Los Alamos, una decisione che ha scatenato l’indignazione dei sostenitori della salute locali.


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