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I divisori di perspex e pexiglas? Inutili o dannosi. L’ultima novità sul Covid-19 dal Regno Unito
Un documento trapelato di Whitehall, dal governo britannico, e analizzato da Politico suggerisce che gli schermi in perspex installati per fermare la trasmissione di COVID-19 potrebbero effettivamente averne aumentato la diffusione. Anche nel Regno Unito scuole ed uffici hanno avuto indicazione di riaprire con l’installazione delle barriere trasparenti in materiale plastico che, in teoria, dovrebbero fermare le goccioline infette, ma… secondo Politico gli schermi di perspex potrebbero essere in procinto di essere demoliti date le nuove informazioni che il governo ha ricevuto sulla loro efficacia.
“I ministri vengono anche informati che è improbabile che gli schermi in perspex, che sono apparsi in alcuni uffici e ristoranti, abbiano alcun beneficio in termini di prevenzione della trasmissione”, afferma il rapporto.
“I problemi includono il loro posizionamento non corretto, con la possibilità che aumentino effettivamente il rischio di trasmissione bloccando il flusso d’aria. Pertanto c’è una chiara indicazione ai ministri secondo la quale questi schermi in perspex dovrebbero essere eliminati”.
Nonostante il rapporto, i ministri del governo affermano che non vi è alcun piano per modificare i consigli sull’installazione degli schermi nelle imprese, dimostrando che avere torto e comunque non ammetterlo è una caratteristica propria dei politici, di qualsiasi parte del mondo.
Quali altre misure COVID-19 messe in atto per combattere la diffusione del virus sono state del tutto inutili o addirittura peggiorate?
Uno studio sull‘efficacia delle maschere protettive che ha coinvolto 6.000 partecipanti in Danimarca ha rilevato che “non vi era alcuna differenza statisticamente significativa tra coloro che indossavano maschere e coloro che non lo facevano quando si trattava di essere infettati da Covid-19”. Tutta roba del bestiario anti-covid, che speriamo dimenticheremo presto.
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