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I diamanti si vendono meno, i consumatori non comprano

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Un altro segnale di una possibile flessione dei consumi si sta manifestando in India, riconosciuta come il principale centro di  di gemme al mondo. Il Paese si sta preparando ad affrontare un anno difficile, poiché si prevede che la domanda di diamanti da parte dei mercati chiave del Nord America e dell’Asia si attenuerà.

Secondo Bloomberg, che cita un nuovo rapporto del Gem & Jewellery Export Promotion Council, nell’anno fiscale conclusosi a marzo l’India ha registrato un calo del 10% delle esportazioni di diamanti tagliati e lucidati, pari a 22 miliardi di dollari, a causa soprattutto delle inconsistenti forniture di diamanti grezzi russi e del calo della domanda negli Stati Uniti e in Cina.

Mercoledì Vipul Shah, presidente del gruppo industriale sostenuto dallo Stato, ha parlato con Bloomberg TV del deterioramento della domanda di diamanti nei principali mercati globali:

Sarà un anno difficile“, ha dichiarato Shah. Le elevate pressioni inflazionistiche negli Stati Uniti, la ripresa più lenta del previsto della Cina dopo l’abolizione delle restrizioni sulla pandemia e la volatilità dei prezzi dell’oro renderanno la situazione “difficile e impegnativa” per i commercianti di diamanti indiani.

Anche l’offerta è uno dei vincoli“, mentre le fabbriche del centro nevralgico di Surat, nello stato del Gujarat, sono state lente nel costituire le scorte, con turni di lavoro scaglionati alla luce della debolezza della domanda, ha detto Shah.

L’India, che considera Mosca uno stretto partner politico e commerciale, importa petrolio, armi e prodotti di base dalla Russia nonostante la minaccia di sanzioni a causa della guerra in Ucraina. Il gruppo di Shah è in trattativa con il governo indiano per risolvere un problema di pagamento relativo all’approvvigionamento di gemme grezze dalla Russia. Tuttavia, la sfida più grande per l’industria è quella di attendere “la ripresa dell’economia statunitense e della domanda dei consumatori”, ha dichiarato Shah. –Bloomberg

Il problema monetario dell’India con la Russia è legato al fatto che non c’è un equilibrio fra export russo e indiano, per cui Mosca rischia di trovarsi con scorte di Rupie inutili perché non c’è nulla da comprare in India per il mercato russo.

Un altro segnale del fatto che i consumatori della più grande economia mondiale potrebbero essere sotto pressione è il rapporto del mese scorso del gruppo francese del lusso LVMH, che ha evidenziato un “leggero rallentamento” della spesa per il lusso nel primo trimestre.

Il rallentamento della spesa per il lusso arriva mentre l’apparentemente invincibile consumatore statunitense inizia a cedere, prima nella fascia bassa (come abbiamo spiegato due mesi fa in “Primi segni di un notevole rallentamento dei redditi bassi”) e ora in quella alta.

Recentemente abbiamo pubblicato un articolo dove si mostrava, da dati relativi agli acquisti con carta di credito diffusi da BAML, si mostrava unn deciso rallentamento degli acquisti da parte dei consumatori USA, soprattutto quelli con redditi più elevati.

E quali sono le prime cose che i consumatori riducono la spesa quando i venti macroeconomici si fanno sentire? I gioielli e altre forme di spesa di lusso.


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