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I bollettini napoleonici del governo nascondono la trista realtà dei fatti

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Il titolo riprende un detto che sussisteva nella Francia dell’Imperatore Napoleone, quando i bollettini sulle imprese dell’armata erano talmente esagerati da dar origine al detto “Falso come un bollettino”. I titoli dei gironi scorsi ci parlano di una crescita economica “Incredibile” ed “Eccezionale” nel terzo trimestre, pari al 2,6% contro il 2,2%, che avrebbe portato la crescita annua, anche se il quarto trimestre fosse pari a zero, allo 6,1%, con la cosiddetta “Crescita acquisita”, quella in teoria non più cancellabile.

Sarà veramente così? Ci aiutano a capirlo i Giuseppe Liturri di StartMag, Paride Lupo di CanaleSovranista e la logica. Prima di tutto di acquisito non c’è mai nulla, in generale. Il 2020, come il 2008 e il 2012-13, ci mostrano come quello che in un momento sembra acquisito, l’anno dopo può sparire nella depressione. Quindi i numeri reali. Un utile grafico di Canale Sovranista mostra come la crescita sia talmente forte che ci ha riportato al 2001….

Siamo tornati al PIL del 2o01, a valori reali e destagionalizzato. Sarebbe questa la crescita eccezionale realizzata dal governo?

Ancora più chiaro Liturri: anche se la crescita è stata “Eccezionale”, comunque, allo stato attuale, avremmo una crescita che ci riporta al 3,4% in meno rispetto a quella del 2019. Anche se il quarto trimestre 2021 fosse buono come il terzo, cosa tutt’altro che semplice da raggiungere, saremmo ancora al di sotto del 3,1% rispetto al 2019. Che poi il 2019 è stato figlio di una crescita asfittica seguita alla crisi del debito pubblico euro, quindi era già figlio di una crisi strutturale.

Alla fine la “Crescita eccezionale” non è che un mezzo rimbalzino, che non riesce neppure a riportarci sulla strada di stagnazione precedente. Purtroppo riconoscere questo fatto, magari ricercarne le cause profonde, per suggerirne la cura è  al di fuori dei nostri media. Però la miseria che ci arrovella, e che ci arrovellerà ancora di più in futuro, quando l’aumento dei prezzi energetici e delle materie prime si farà sentire sempre di più.

 

 


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