Economia
Guyana, il petrolio fa vincere le elezioni: Irfaan Ali rieletto, ora ti torna a pompare
Il Partito Progressista Popolare vince in Guyana, puntando a espandere la produzione petrolifera. Un successo che riflette il ruolo crescente del Paese nel mercato energetico e le sfide legate alla distribuzione della ricchezza.
Il Partito Progressista Popolare al potere in Guyana ha vinto le elezioni che si sono svolte questa settimana nella nazione sudamericana, ottenendo un altro mandato per sviluppare le riserve di petrolio e gas del Paese.
Secondo le prime notizie riportate dai media guyanesi, il Partito Progressista Popolare ha vinto in otto dei dieci distretti elettorali, assicurandosi così una comoda maggioranza.
“I risultati sono tutti disponibili, come pubblicato dalla commissione elettorale della Guyana. I numeri sono chiari. Il popolo si è espresso in modo schiacciante. Abbiamo vinto queste elezioni con un margine notevole”, ha dichiarato al Guardian il presidente della Guyana, Irfaan Ali. “Abbiamo realizzato tutto ciò che ci eravamo prefissati di fare negli ultimi cinque anni ed è per questo che ci hanno dato fiducia per la nostra visione e il nostro programma per i prossimi cinque anni”, ha aggiunto.
Il governo della Guyana ha utilizzato i proventi delle vendite di petrolio per costruire infrastrutture, scuole e ospedali, ma molti abitanti della Guyana vivono ancora in condizioni di povertà. Tuttavia, con l’aumento della produzione di petrolio, dovrebbero aumentare anche le entrate da investire in più servizi pubblici e nella riduzione dei livelli di povertà.
Le esportazioni di petrolio greggio dalla Guyana hanno raggiunto una media di circa 582.000 barili al giorno lo scorso anno, grazie al continuo aumento della produzione da parte di ExxonMobil e dei suoi partner Hess Corp e CNOOC della Cina nel blocco offshore di Stabroek, dove finora sono stati scoperti oltre 11 miliardi di barili equivalenti di petrolio. Ci si atttente che possa presto però arrivar all’interessante cifra di 900 mila barili di petrolio.
Dalla fine del 2019, quando la Guyana ha esportato il suo primo carico di petrolio greggio, il Paese è diventato il quinto esportatore dell’America Latina, dopo Brasile, Messico, Venezuela e Colombia. La produzione è cresciuta in modo rapido e costante, con Exxon che ha avviato la quarta unità di produzione galleggiante nel blocco Stabroek ad agosto, portando la capacità produttiva totale di petrolio della Guyana a 900.000 barili al giorno.
Si prevede di aumentare questa cifra fino a 1,7 milioni di barili al giorno entro il 2030, con otto navi galleggianti di produzione, stoccaggio e scarico sul sito. Sempre che la crisi con il Venezuela non venga ad acuirsi.
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