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Guerra nucleare: quanti morti ci sarebbero se ci fosse un attacco con ordigni atomici sull’Italia? Vi facciamo gli esempi più ottimistici.

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L’Italia è sede di 120-140 istallazioni NATO. Parliamo di un numero incerto perché alcune, pare una ventina, sono coperte al segreto militare. Cosa succederebbe nel caso di un conflitto Russia NATO non generalizzato, ma in cui i russi cercassero di colpire le istallazioni apparentemente più importanti ? Ipotizziamo il folle caso di una “Guerra limitata nucleare” che qualcuno anche pensa di vincere…

Prendiamo cinque basi come esempio:

  • Sigonella, dove ha sede il comando per i droni, che attualmente sorvegliano lo spazio aereo ai confini con l’Ucraina;
  • Ghedi, base del 154imo Gruppo Aeronautica Italiana, che in caso di guerra potrebbe essere armato con le bombe nucleari italiane a “Doppia chiave” NATO, e che utilizza i Tonato IDS per passare agli F-35 Lightning II. In tale base ne sono custodite dalle 20 alle 40 di potenza variabile tra meno di 1 chilotone e 340 chilotoni, (quindi l’esempio qui sotto riportato non tiene conto della reazione a catena che verrebbe scatenata dopo aver colpito altri ordigni nucleari) ;
  • Aviano, principale base dell’Aviazione USA in Italia con anche qui armi atomiche, si pensa almeno 30 (Idem come sopra);
  • Gaeta , sede della VI Flotta;
  • Napoli, sede del comando NATO per il Mediterraneo.

Sono solo esempi, perchè altri obiettivi potrebbero essere Mondragone, Poggio Renatico,. Solbiate Olona, tutte importanti basi militari NATO.

Abbiamo preso come esempio una bomba medio grande, la W-87 montatata sui missili Minuteman III USA , da 300 kiloton (un kiloton sono 1000 tonnellate di tritolo). Singola testata, ma considerate che un missile strategico russo SS28 Sarmat ne porta da 10 a 15.

Grazie al Sito Outrider vi mostriamo gli effetti dell’esplosione come “Palla di fuoco” (in Bianco), Radiazioni (in giallo), Onda d’Urto, (in arancione) e onda di calore (tal da provocare gravi ustioni) in rosso. Potete anche comprendere l’area colpita.

Sigonella:

1851 morti all’esplosione, 10 mila feriti.

Ghedi:

14 mila moti, 13 mila feriti. La densità abitativa maggiore favorisce le morti;

Aviano:

Siamo oltre 5.000 morti e 5000 feriti

Gaeta:

Il bilancio cresce: 19000 morti e 8300 feriti. Del resto l’area è più densamente abitata

Napoli:

Data la densità abitativa i numeri sono veramente drammatici, 142 000 morti e 319000 feriti.

Questi sono solo i morti allo scoppio, non quelli successivi per radiazioni, ferite gravi indotte, fame etc. Perché non possiamo pensare che perfino un attacco nucleare limitato non possa avere delle enormi ricadute sul sistema economico e produttivo italiano, ben peggiori delle morti immediate. Qualcuno si chiede se si può vincere una guerra nucleare: la risposta è che fra vincitore e vinto la differenza sarebbe minima.

Abbiamo considerato il caso di un attacco mirato e limitato. Una guerra nucleare globale, avrebbe solo un fine: l’estinzione della vita sul pianeta Terra. Un rischio con cui conviviamo da 60 anni almeno. Sarebbe bello continuare semplicemente aconviverci per ancora un bel po’…

Come disse Albert Einstein: “Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre.

 


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