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Grillo: si a Draghi, ma con la Patrimoniale. Il M5s si prepara ad ammazzarci di tasse

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Alla fine anche Grillo ha deciso di permettere al Movimento 5 Stelle di sedersi e di discutere con Draghi, ma  naturalmente imponendo delle condizioni, di cui gli italiani saranno sicuramente contenti. Come riportato da fonti di stampa le condizioni poste da Grillo sarebbero:

  1. imposta patrimoniale per i “Ricchi”, cioè alla fine per tutti;
  2. reddito universale;
  3. acqua pubblica;
  4. blu economy (cioè una teoria malthusiana);
  5. digitalizzazione;
  6. conflitto di interessi;
  7. banca pubblica.

Sul punto 6 mi chiedo cosa ne penserà il senatore Marcucci, capogruppo PD, che è l’esempio del conflitto d’interessi con la sanità. La banca pubblica è in corso di cessione ad Unicredit  da parte del PD (Monte dei Paschi di Siena).

Per quanto riguarda il resto la Patrimoniale ai “Ricchi”, combinata con la revisione degli estimi catastali, si convertirà nel colpo di grazia al ceto medio.

Sara BELLISSIMO veder nascere questo governo Draghi con una maggioranza PD + M5S + Leu con nel programma la patrimoniale e con la NON cessione di MPS. In questo modo grillo ritiene di rispondere a quanto fatto da Matteo Salvini che ha posto condizioni precise, opposte, all’appoggio per il presidente nominato Draghi. Il PD sarà finalmente felice di realizzare il proprio sogno di imposta patrimoniale che più volte è stato inserito e tolto dl programma della legge finanziaria.

Queste richieste sembrano più che altro il programma della prossima campagna elettorale del M5s, dedicata ai descamisados ed essenzialmente tesa a trasformare l’Italia in una copia del Venezuela. Un ottimo programma moderato, appoggiato sicuramente dal PD, che di programmi non ne ha più, a parte la conservazione al potere.

 

 


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