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Greensill: la BCE valuta il rischio delle banche europee, mentre il panico di diffonde

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Nel silenzio di gran parte della stampa nazionale vi avevamo avvertito una settimane fa del disastro causato dal fallimento del gigante del  “Supply chain finance” Lex Greensill. Ora si iniziano a vedere le conseguenze per le banche e le istituzione che l’avevano finanziata.

Dopo aver apparentemente ignorato i segnali di allarme, la BCE si sta affrettando a valutare il rischio per il sistema finanziario europeo sondando  le esposizioni delle maggiori banche del vecchio continente verso   Greensill e GFG Alliance, il gruppo di fondi che utilizzava come cassaforte.

Un anonimo insider della BCE citato dal FT ha insistito sul fatto che l’esercizio  non rifletteva “un’accresciuta preoccupazione” per la stabilità del sistema finanziario europeo, ma dopo essere stati colti di sorpresa dall’esplosione della società la scorsa settimana appare evidente che si tratta di una pia interpretazione benevola.

La tedesca BaFin ha contribuito a scatenare il panico su Greensill la scorsa settimana congelando le attività della Greensill Bank di Brema, l’unità bancaria europea di Greensill, dopo che una verifica speciale da parte di KPMG ha rilevato che la società non era in grado di fornire prove di “crediti in bilancio” acquistati di GFG, cioè dalla casa madre finanziaria in Svizzera. Il regolatore, che è bastonato duramente di critiche  dalle critiche per il caso Wirecard, ha anche presentato una denuncia penale contro Greensill per sospetto falso in bilancio. Tutto è venuto alla luce quando  il principale assicuratore del gruppo Greensill si è rifiutato di rinnovare un contratto da  4,6 miliardi di dollari , il che ha spinto il Credit Suisse a congelare  10 miliardi di fondi costituiti con attività della Greensill.

I cadaveri che rischia di fare il fallimento di questo gruppo finanziario sono molti. Softbank e molto esposta ed in passato ha mostrato un comportamento collusivo con Greensill,  ma non è l’unica. Con l’indagine della BCE sapremo presto quali sono gli istituti più esposti. Nel frattempo il fondo americano Apollo si è già fatto avanti per assorbire quello che di buono c’è ancora nella società.

 


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