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GRECIA E TURCHIA FANNO SALTARE IL VERTICE NATO. Il problema è l’assedio alle frontiere greche

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Venerdì  si è tenuto un vertice, in modo virtuale, della NATO, ma non è andato bene. A causa delle reciproche accuse fra Grecia  Turchia ad un certo punto si è interrotto perchè il rappresentante di Ankara ha tolto la linea, interrompendo la comunicazione, proprio come se si fosse alzato ed avesse abbandonato la sala.

Tutto è cominciato quando il ministro degli esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha ricordato l’accordo UE Turchia del 2016, nel quale la Turchia si impegnava ad arrestare l’esodo dei migranti in cambio di 6 miliardi di euro, affermando che però bisogna pensare nel lungo periodo alla liberalizzazione dei visti con fra UE e Turchia. Si tratta di una richiesta che sempre Ankara fa nei confronti dell’Unione e che questa si è sempre rifiutata di accettare. A questo punto Cavusoglu ha affermato che la Grecia ha sparato ed ucciso diversi migranti, ed a questo punto il ministro degli esteri greco è intervenuto accusando Ankara di aver organizzato un’enorme montatura ai danni della Grecia e che si trattava di falsità, anzi si era in presenza di un’invasione dalla Turchia.

Il ministro degli esteri turco avrebbe voluto replicare ma il segretario gliha tolto l a parola, anche per interrompere un diverbio che non aveva nulla a che fare con la riunione e Cavasoglu ha chiuso la connessione. Questo atto dimostra come ormai le pretese della Turchia siano sempre più elevate e che non  ci sia in realtà più spazio per un dialogo fra le varie parti, neppure all’interno dell’ambito NATO. Anzi la Turchia sta diventando un fastidioso corpo non più compatibile con l’Alleanza ed  in grado di bloccarne la residua operatività.


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