Politica
Grazia per Tutti: Biden starebbe valutando di graziare preventivamente Fauci e l’Establishment democratico
Politico.Com parla chiaramente di discussioni in corso nell’amministrazione Biden su provvedimenti di grazia da concedere preventivamente a tutti i personaggi più compromessi dell’amministrazione, Fauci incluso
Secondo quanto riportato dal sito filo-Dem Politico, l’amministrazione Biden sta considerando un’iniziativa straordinaria: la concessione di provvedimenti di grazia preventivei per proteggere funzionari pubblici attuali ed ex da eventuali azioni giudizirie che Donald Trump potrebbe portare avanti una volta entrato alla Casa Bianca. Un “Liberi tutti” incredibile, che cancellerebbe le responsabilità giudiziarie di buona parte della classe politica democratica.
Le Preoccupazioni Interne
Alti collaboratori del Presidente stanno conducendo un intenso dibattito interno sulla possibilità di offrire una protezione legale preventiva a diversi funzionari pubblici. La decisione è stata accelerata dopo che Trump ha annunciato la nomina di Kash Patel alla guida dell’FBI, il quale ha pubblicamente giurato di voler perseguire tutti coloro che hanno usato i propri poteri per perseguitare Trump, a partire da chi ha creato i vari falsi scandali come il Russiagate.
I nomi emersi nelle discussioni includono:
- Adam Schiff – Senatore eletto della California
- Liz Cheney – Ex rappresentante repubblicana del Wyoming che è passata a supportare Trump
- Anthony Fauci – Ex capo dell’Istituto Nazionale per le Allergie e le Malattie Infettive
Questi individui sono stati particolarmente critici nei confronti di Trump e potrebbero essere esposti a potenziali azioni legali. Inoltre Fauci è al centro delle discussioni, durissime, sulle cause del Covid e sulla gestione della Pandemia e sulla gestione del NAIAD, il dipartimento di sua compentenza.
Queste valutazioni e discussioni sono state organizzate dal consigliere della Casa Bianca Ed Siskel e coinvolgono altri assistenti di alto livello, tra cui il capo dello staff Jeff Zients. Significativamente, il Presidente Biden non è ancora stato pienamente coinvolto in queste discussioni più ampie, essendo stato finora concentrato sulla grazia per suo figlio Hunter.
Preoccupazioni e Perplessità
La Casa Bianca è consapevole dei rischi potenziali di tale mossa. Concedere grazie preventive potrebbe essere interpretato come un’ammissione di colpevolezza e sicuramente alimenterebbe le critiche dei repubblicani, e non solo. Già la grazia concessa al proprio figlio Hunter ha causato notevole scandalo.. Inoltre, i potenziali beneficiari potrebbero rifiutare la grazia.
Alcuni dei destinatari potenziali hanno già espresso perplessità. Adam Schiff, ad esempio, ha dichiarato: “Invito il Presidente a non farlo. Penso che sembrerebbe difensivo e non necessario.”
Pressioni Politiche
Alcuni legislatori democratici, come il senatore Ed Markey del Massachusetts, vedono positivamente l’idea, richiamandosi al precedente storico della grazia preventiva di Gerald Ford nei confronti di Richard Nixon, ma si trattava di un caso molto diverso ed effettivamente Nixon era colpevole dei reati di cui era accusato relativamente al Watergate.
Le preoccupazioni principali riguardano non solo potenziali azioni legali, ma anche i costi legali che gli individui potrebbero dover sostenere. Per funzionari con risorse limitate, la prospettiva di spese legali a sei cifre rappresenta un onere significativo. I provvedimenti di grazia li metterebbe al riparo da queste spese.
Comunque questa misura suonerebbe veramente come una sorta di De Profundis per lo stato di diritto: si ammetterebbe che, durante la presenza in carica o la campagna elettorale, è possibile fare tutto, lecito e meno lecito, perché comunque alla fine c’è la grazia presidenziale che cancella tutte le colpe. Inoltre coprire con la grazia preventiva Anthony Fauci sarebbe l’ammissione che la gestione dell’epidemia COVID è stata forzata e profondamente sbagliata.
Anche qualche democratico se ne è reso conto e ha cercato, se non altro, di dare alla misura una nobile copertura: il leader democratico della Camera, Hakeem Jeffries, ha peraltro colto l’occasione per chiedere clemenza anche per altri americani coinvolti in procedimenti giudiziari per reati non violenti e che sono in progione. Perché, a questo punto, non allargare la clemenza a coloro che sono in prigione per i fatti del 6 gennaio 2020?
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