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Crisi

Goldman Sachs: l’ordine esatto con cui crollano i consumi di lusso prima di una crisi. Vegas trema, le crociere resistono 

Goldman Sachs svela l’ordine del crollo: prima Las Vegas, poi gli aerei, infine le crociere. Ecco perché i segnali attuali indicano un rischio recessione imminente.

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I mercati e gli analisti sono costantemente alla ricerca del “canarino nella miniera”, quel segnale anticipatore in grado di prevedere una recessione prima che questa colpisca i dati ufficiali del PIL. Secondo un recente report di Goldman Sachs, guidato dall’analista Lizzie Dove, la risposta si trova sezionando il settore “Travel & Leisure”. L’analisi, che prende a modello la Grande Crisi Finanziaria del 2008-09, offre uno schema prezioso per capire dove lo stress dei consumatori si manifesta per primo e, soprattutto, come interpretare l’attuale economia a forma di K, dove le disuguaglianze di spesa sono sempre più marcate.

La lezione del 2008: chi cede prima?

L’analisi di Goldman è chiara: non tutto il lusso crolla nello stesso momento. Esiste una sequenza temporale precisa, quasi chirurgica, che si è verificata durante l’ultimo grande ciclo negativo. Nel cuore della nota agli investitori si nasconde un’infografica che illustra come il settore delle crociere tenda a essere un indicatore “tardivo”, mentre il gioco d’azzardo e le compagnie aeree fungono da campanello d’allarme immediato.

Guardando ai dati del 2008, la cronologia del collasso della domanda è stata la seguente:

  • Il primo crack (Inizio ciclo): I ricavi del gioco d’azzardo a Las Vegas iniziarono a scendere già tra febbraio e marzo 2008, seguiti a ruota dalle compagnie aeree (imbarchi) entro la metà dell’anno. Forse perché queste sono le spese più superflue e tagliabili all’ultimo minuto.
  • Il crollo intermedio (Metà ciclo): La domanda alberghiera si prosciugò successivamente. Il RevPAR (ricavo per camera disponibile) degli hotel USA crollò tra la metà e la fine del 2008.
  • L’ultimo a cadere (Fine ciclo): L’industria delle crociere mostrò una notevole resilienza iniziale. I rendimenti netti non toccarono il picco negativo fino alla metà del 2009 e non tornarono a crescere prima della metà del 2010.

Si nota quindi un ritardo di ben 18-24 mesi tra il primo segnale di cedimento a Las Vegas e il calo effettivo del settore crocieristico.

La situazione attuale: segnali misti in un’economia biforcata

Perché questa analisi è fondamentale oggi? Perché ci troviamo in un ambiente di spesa estremamente polarizzato. I consumatori non stanno reagendo tutti allo stesso modo, ma i segnali di allarme precoce stanno iniziando a lampeggiare.

Attualmente osserviamo:

  • I trend di Las Vegas stanno già puntando verso il basso, suggerendo una contrazione della spesa voluttuaria più impulsiva.
  • Le compagnie aeree, al contrario, stanno ancora tenendo bene.
  • I Baby Boomers continuano a prenotare crociere ai Caraibi come se non ci fosse un domani. In questo caso sono i consumatori più resistenti.

Ecco una tabella riassuntiva per comprendere le attuali dinamiche rispetto al ciclo storico:

SettoreTempistica nel ciclo (Storico 2008)Stato Attuale (2025/2026)
Casinò / Las VegasAnticipatore (Feb-Mar 2008)In calo (Warning attivo)
Compagnie AereeAnticipatore (Metà 2008)Stabile (Da monitorare)
HotelIntermedio (Fine 2008)In attesa di segnali
CrociereRitardatario (Metà 2009)Forte (Boomers attivi)

Cosa aspettarsi: occhi puntati sui cieli

La chiave di lettura per i prossimi mesi, fino all’inizio del 2026, sarà il settore aereo. Se la domanda di voli dovesse iniziare a scendere, avremmo la conferma che la debolezza economica si sta allargando dal gioco d’azzardo al resto del settore viaggi, indicando che la liquidità delle famiglie si sta esaurendo.

In uno scenario del genere, la Federal Reserve e Jerome Powell dovranno essere pronti a ulteriori tagli dei tassi, ben più aggressivi di quanto previsto. Intanto, il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha già comunicato che i benefici per i consumatori della classe lavoratrice dovrebbero materializzarsi nel primo trimestre del 2026, ma resta da vedere se arriveranno in tempo per sostenere i consumi prima che il ciclo si inverta del tutto. Come sempre, l’economia reale manda segnali prima delle statistiche ufficiali: basta sapere dove guardare.


Domande e risposte

Perché il settore delle crociere crolla così tardi rispetto ai casinò?

Il ritardo del settore crocieristico è dovuto principalmente a due fattori: la demografia e le modalità di prenotazione. Il pubblico delle crociere è spesso più anziano (Baby Boomers), con patrimoni più consolidati e meno sensibili alle fluttuazioni immediate del reddito da lavoro. Inoltre, le crociere vengono prenotate con largo anticipo (spesso 6-12 mesi). Questo crea un “cuscinetto” di ordini che mantiene i ricavi stabili anche quando la crisi è già iniziata altrove. I casinò, invece, dipendono da una spesa discrezionale immediata e impulsiva, che viene tagliata non appena il consumatore percepisce incertezza.

Cosa significa che l’economia attuale è “a forma di K”?

Un recupero o un’economia “a forma di K” indica una situazione in cui le prestazioni di diversi settori o gruppi sociali divergono nettamente dopo una crisi. Il braccio superiore della K rappresenta chi sta prosperando (in questo caso, i possessori di asset, i pensionati benestanti che vanno in crociera), mentre il braccio inferiore rappresenta chi è in difficoltà (lavoratori a basso reddito, giovani famiglie colpite dall’inflazione). Questa biforcazione rende difficile leggere i dati aggregati, perché la media nasconde il disagio di una parte significativa della popolazione che ha già smesso di spendere nel superfluo.

Quali sono le implicazioni per la politica monetaria se le compagnie aeree dovessero rallentare?

Se anche il traffico aereo dovesse mostrare segni di cedimento, confermando il trend negativo già visto a Las Vegas, significherebbe che il rallentamento economico non è isolato ma strutturale. Per una banca centrale (o per chi ne osserva le mosse in ottica keynesiana), questo è un segnale di allarme rosso: la domanda aggregata si sta contraendo. In tal caso, Powell sarebbe costretto a intervenire rapidamente tagliando i tassi di interesse per ridurre il costo del denaro e iniettare fiducia e liquidità nel sistema, prima che il rallentamento si trasformi in una recessione profonda.

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