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Gli USA sono seri nell’impegnare l’esercito contro i narcotrafficanti

Altra missione di SIGINT, di ricognizione elettronica, al confine fra USA e Messico, in un’altra area rispetto lla Baja California già controllata. Pare che Trump e il suo responsabile ai confini siano stati molto seri nel concetto di guerra alla droga

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I dati di Flightradar24 mostrano che la settimana scorsa un aereo da ricognizione congiunto RC-135V/W Rivet dell’Aeronautica statunitense ha condotto la sua seconda operazione di intelligence dei segnali (SIGINT) vicino ai territori controllati dai cartelli in Messico.

La missione SIGINT coincide con le dichiarazioni dello “zar” dei confini degli Stati Uniti Tom Homan, che giovedì ha avvertito di “aspettarsi” uno scontro acceso tra l’esercito statunitense e i cartelli della droga.

I dati di Flightradar24 mostrano l’USAF RC-135V/W Rivet Joint decollare dalla Offutt Air Force Base di Omaha venerdì sera. L’aereo spia è arrivato al confine meridionale pesantemente fortificato ore dopo e ha effettuato una missione SIGINT nello spazio aereo statunitense da El Paso, Texas, al Big Bend Ranch State Park, situato nel Texas occidentale.

Il tracciato dell’aereo SIGINT visto da Flightradar

L’aereo spia ha volato due volte sulla rotta del Texas occidentale, seguendo uno schema a figura-8 intorno al Big Bend Ranch State Park, prima di tornare a Omaha. La missione SIGINT sembrava incentrata sulla raccolta di informazioni sui cartelli della droga nello Stato messicano di Chihuahua, che confina con il Texas.

Chihuahua è un importante centro di attività del narcotraffico, soprattutto per la sua posizione strategica lungo il confine tra Stati Uniti e Messico. Lo Stato è stato un campo di battaglia tra il Cartello di Sinaloa e il Cartello di Juárez, che si contendono le rotte del traffico di droga e di migranti verso gli Stati Uniti.


Lunedì, l’aereo spia dell’USAF ha effettuato un’analoga missione SIGINT sulla metà meridionale della Baja California, una regione che ospita membri del Cartello di Tijuana e del Cartello di Sinaloa pesantemente armati.

Ricordiamo che il Presidente Trump ha recentemente designato i cartelli messicani come “organizzazioni terroristiche straniere”. Quando i giornalisti hanno chiesto a Trump se avrebbe preso in considerazione il dispiegamento di operatori delle forze speciali statunitensi in Messico, ha risposto: “Potrebbe accadere” e ha aggiunto: “Sono successe cose più strane”.

Giovedì, lo zar delle frontiere Tom Homan che i aspetta che l’esercito USA venga coinvolto nella lotta contro la droga, che quindi diventerà una vera e propria guerra.

 

La catastrofe della morte per droga di 100.000 americani all’anno è inaccettabile, ma, in qualche modo, permessa sotto il regime  Biden-Haris. Ora questa guerra contro la droga è anche una guerra ibrida condotta dalla Cina, maggior esportatore di precursori del fentanyl.

Smantellare i cartelli della droga messicani potrebbe essere un’operazione molto complicata, ed è per questo che l’amministrazione Trump ha fortificato entrambi i confini.

È solo questione di tempo prima che l’amministrazione Trump prenda di mira la Cina per aver inondato il mondo di precursori chimici del fentanyl pagati da contributi dello stato.


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