Analisi e studi
Gli USA crescono meno delle attese e, soprattutto, meno di quanto cresca il debito
L’economia USA cresce del 3,2%, meno del 3,3% delle priem previsioni e, soprattutto, cresce meno di qaunto cresca il debito. Questo alla lunga può essere un bel problema.
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Gli USA hanno registrato una crescita apparentemente soddisfacente, ma conquistata ad un prezzo che non può essere sostenuto a lungo.
L’economia statunitense (PIL) si è espansa del 3,2% su base annua nel 4° trimestre del 2023, leggermente al di sotto del 3,3% delle prime stime dopo un tasso del 4,9% nel 3° trimestre.
La revisione al ribasso è dovuta alle scorte private che hanno sottratto 0,27 punti percentuali alla crescita, rispetto all’aggiunta di 0,07 punti percentuali registrata nella stima anticipata. D’altra parte, la spesa dei consumatori è stata rivista al rialzo (3% contro il 2,8% della stima preliminare), guidata dai servizi (2,8% contro 2,4%) mentre i beni sono aumentati meno (3,2% contro 3,8%).
Inoltre, la spesa pubblica è aumentata molto di più (4,2% vs 3,3%) e sia le esportazioni (6,4% vs 6,3%) che le importazioni (2,7% vs 1,9%) sono aumentate più del previsto.
Guardando oltre, anche gli investimenti non residenziali sono stati rivisti al rialzo (2,4% vs 1,9%), grazie ai prodotti di proprietà intellettuale (3,3% vs 2,1%) e agli investimenti in strutture (7,5% vs 3,2%) mentre gli investimenti in attrezzature sono stati rivisti al ribasso (-1,7% vs 1%). Gli investimenti residenziali hanno continuato a crescere più del previsto (2,9% vs 1,1%). Considerando l’intero 2023, l’economia statunitense è cresciuta del 2,5%, rispetto all’1,9% del 2022..
Ecco il relativo grafico:
Il problema è come si genera la crescita
Il problema non è la crescita, ma come questasi è generata. Se passiamo ad analizzare i singoli componenti in modo grafico vediamo che un peso grande ce l’ha la spesa dei consumaoti, ma vediamo un peso anche della spesa statuale e federale. Anche la bilancia commerciale ha un ruolo netto positivo
In questo grafico vediamo questo fatto molto meglio:
Una rapida occhiata all’aumento del PIL nominale, che è passato da 27,61 trilioni di dollari nel 3° trimestre a 27,94 trilioni di dollari nel 4° trimestre, mostra che l’economia statunitense è aumentata di circa 334,5 miliardi di dollari in termini assoluti di dollari nominali.
Ma da dove proviene questa crescita? Dal debito, ovviamente, e in gran quantità. Per sapere a quanto ammonta il debito, consultiamo il sito web Debt to the penny del Tesoro degli Stati Uniti, dove scopriamo che il debito al 30 settembre 2023 era di 33.167.334.044.723,16 dollari e il debito al 31 dicembre 2023 era di 34.001.493.655.565,48 dollari.
In altre parole, il debito è aumentato di 834,2 miliardi di dollari nel terzo trimestre per far crescere l’economia statunitense di 334,5 miliardi di dollari, ovvero esattamente 2,5 dollari di debito per ogni 1 dollaro di “crescita” del PIL. Un moltiplicatore molto, ma molto basso, considerando che il maggiore apprto è venuto dai consumi privati.
Vero è che il debito nominale è aumentato anche per gli interessi, ma appare chiaro che se il valore del debito nominale cresce più del PIL nominale avremo un aumento del rapporto debito/PIL che non può continuare in eterno, soprattutto con questi tassi di interesse.
Quindi la soluzione è o un taglio della spesa pubblica, che, evidentemente, non genera crescita del PIL sufficiente o inflazione. terzium non datur. Ed entrambe le soluzioni sono dolorose nel periodo elettorale.
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