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Energia

Gli USA cercano di infastidire l’export russo di Gas Naturale liquefatto

Gli USA pongono sanzioni a Artic LNG2 che, per ora non ha compratori. I russi dovranno calare i prezzi

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Gli Stati Uniti stanno intensificando gli sforzi per limitare le esportazioni di GNL della Russia come parte della loro più ampia strategia per tagliare i fondi che sostengono la guerra di Mosca in Ucraina. Secondo Geoffrey Pyatt, vice-segretario statunitense per le risorse energetiche, l’obiettivo è chiaro: ridurre le entrate russe provenienti da petrolio e gas.

Questa spinta ha incluso sanzioni contro l’impianto russo Arctic LNG 2, che è stato particolarmente efficace nel bloccare le navi cisterna dal raggiungere i porti stranieri a causa del timore di ritorsioni statunitensi. Per ora questo gas non ha compratori, ancora, ma basterà manovrare sui prezzi per vederli arrivare.

Situato nella penisola di Gydan, nell’Artico, il progetto Arctic LNG 2 era considerato fondamentale per gli sforzi della Russia di aumentare la sua quota di mercato globale del GNL dall’8% al 20% entro il 2030-2035. L’Arctic LNG 2 è rimasto sostanzialmente in sospeso da quando, nel novembre 2023, gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni al progetto russo. Di conseguenza, gli azionisti stranieri hanno sospeso la partecipazione ad Arctic LNG 2, ritirandosi di fatto dal finanziamento del progetto e dai contratti di offtake per il nuovo impianto.

MMappa Artic LNG 2

Mentre l’impianto Arctic LNG 2 è stato sottoposto a restrizioni, gli altri progetti russi di GNL, come Yamal e Portovaya, continuano a funzionare e a fornire combustibile all’Europa e all’Asia. La sanzione di questi impianti restringerebbe ulteriormente l’offerta globale di GNL, con conseguente aumento dei prezzi: un’azione che gli Stati Uniti stanno monitorando con attenzione. Ma gli USA non vogliono altri impianti LNG russi. Magari perché sono concorrenti con quelli USA…

Pyatt ha sottolineato che gli Stati Uniti continueranno a “stringere le viti” sui flussi di GNL della Russia, anche se si è astenuto dal rivelare specifiche sanzioni future. Gli Stati Uniti, in quanto maggior fornitore di GNL, godono di una maggiore flessibilità sul mercato, il che rende più facile attuare queste restrizioni mantenendo stabile l’offerta.

“Quello che posso dirvi è che stiamo prestando molta, molta attenzione a dove si dirigono i carichi russi sanzionati, e potete essere certi che l’amministrazione Biden continuerà a inasprire le sanzioni contro le esportazioni di GNL della Russia”, ha detto Pyatt.

L’approccio mirato contro le esportazioni russe di GNL è stato uno dei rari successi di Washington nell’ostacolare i flussi di materie prime russe. Tuttavia, qualsiasi altra mossa contro gli altri impianti di GNL della Russia richiederà un attento equilibrio, poiché potrebbe avere un impatto sui mercati energetici globali e potenzialmente far salire i prezzi.


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