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GLI STRANI DOCUMENTI CON IL NOME DI PAPA’ BOSCHI. LA FAMIGLIA DOVREBBE VERIFICARE

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Cari amici ,

oggi su “La Verità” è comparso un documento riportante il nome di papà Boschi, ex vicepresidente di Banca Etruria, riguardante eventuali fondi che lo stesso ex banchiere avrebbe depositato su una banca Honduregna.

Il documento è stato trovato nel tablet di un faccendiere toscano, tal Giuliano Michelucci, collegato agli ambienti della massoneria di Flavio Carboni e Valeriano Mureddu. Un documento francamente poco credibile: muovere 6 miliardi nella realtà bancaria è molto difficile senza lasciare evidenti tracce o disporre di autorizzazioni e documentazione adeguata sulla sua provenienza, tranne che non vi siano livelli elevati di connivenza nel sistema. Esistono anche situazioni in cui funzionari bancari valutano quello che hanno a livello lavorativo e lo pesano con quello che , economicamente, possono guadagnare, e quindi decidono di preferire il tanto incerto con il poco, certo.

Per questi motivi, nell’interesse della stessa famiglia Boschi, sarebbe necessario fare le necessarie indagini su questo documento, recandosi, se necessario, in Honduras per sfatare la leggenda riguardante questi fondi. Come fa notare giustamente “La Verità” questo tipo di documenti viene spesso utilizzato per ottenere affidamenti dal sistema bancario che, infatti, ne diffida profondamente. Proprio per questi motivi bisogna comprendere se si tratta di una spendita indebita di un nome noto, oppure se effettivamente c’è un fumo di verità, e siamo sicuri che la famiglia Boschi dimostrerà la sua completa estraneità ai fatti.

 


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