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Economia

Gli Houthi colpiscono due petroliere nel Mar Rosso. Il pericolo degli attacchi al traffico commerciale prosegue

Gli Houthi attaccano ben due petroliere nel Mar Rosso, una che trasportava petrolio russo e la seconda saudita. Per fortuna questa volta i danni sono stati limitati, ma la minaccia al commercio internazionale resta, e gli USA non riescono a fare molto

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Gli Houthi yemeniti avrebbero colpito lunedì due petroliere nel Mar Rosso, una delle quali battente bandiera saudita.

Secondo un rapporto della Reuters, che cita fonti militari statunitensi, uno dei bersagli colpiti lunedì era un’imbarcazione battente bandiera panamense chiamata Blue Lagoon I e l’altro era l’Amjad, battente bandiera saudita.

Secondo la Reuters, gli Houthi si sono assunti la responsabilità del colpo alla Blue Lagoon I, ma non hanno fatto alcun riferimento alla nave battente bandiera saudita.

Secondo un rapporto dell’AP, la Blue Lagoon I stava viaggiando verso una località non rivelata dal porto russo di Ust Luga, comunicandoche trasportava greggio russo a bordo. Gli Houthi avevano precedentemente dichiarato che non avrebbero preso di mira navi russe o mediorientali, ma sembra che non siano stati proprio così precisi questa volta.

Le petroliere, che erano vicine l’una all’altra quando sono state colpite, non hanno riportato danni rilevanti. Entrambe sono state in grado di proseguire il viaggio dopo gli attacchi. La nave battente bandiera saudita ha una capacità fino a 2 milioni di barili di greggio, mentre la Blue Lagoon I può trasportare fino a 1 milione di barili.

Ecco la Amjad che sta proseguendo sulla propria rotta:

L’AP ha citato il Joint Maritime Information Center, un’unità creata per tracciare l’attività degli Houthi nel Mar Rosso e guidata dall’Esercito degli Stati Uniti, secondo cui la petroliera Blue Lagoon I “è stata presa di mira a causa di altre navi della sua struttura aziendale che hanno fatto scalo in Israele di recente”.

“Questi atti di terrorismo sconsiderato da parte degli Houthi continuano a destabilizzare il commercio regionale e globale, oltre a mettere a rischio la vita dei marinai civili e degli ecosistemi marittimi”, ha dichiarato il Comando centrale degli Stati Uniti, citato dall’AP.

Gli Houthi hanno preso di mira le navi che passano attraverso lo stretto di Bab el Mandeb dallo scorso novembre, in reazione ai bombardamenti israeliani su Gaza. Inizialmente, il gruppo aveva detto che avrebbe preso di mira solo le navi israeliane e quelle battenti bandiera di alleati israeliani, ma da allora ha ampliato la sua campagna.

Probabilmente gli Houthi non hanno un serviziop informativo sufficientemente raffinato da poter conoscere esattamente le destinazioni delle navi e il carico trasportato ex ante, o, semplicemente, se ne infischiano…

Il tentativo degli Stati Uniti e di alcuni alleati europei di porre fine agli attacchi non ha finora prodotto alcun risultato, né potrà produrlo, senza un controllo diretto del territorio yemenita. Bisogna dire che l’attacco a una petroliera dell’Arabia Saudita, paese confinante con lo yemen e che era stato in conflitto diretto con gli Houthi, è stato un azzardo estremo.


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