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GLI ANNI BUI DELL’ECONOMIA ITALIANA: I GOVERNI A TARGA PD

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Nessun essere umano con un briciolo di dignità potrà mai tentare di smontare ciò che vogliamo comunicarvi con quanto qui di seguito opportunamente sintentizzato:

“da quando il paese è in mano al Partito Democratico, la nostra economia sta vivendo gli anni più bui della sua storia Repubblicana”

Cerchiamo di andare oltre la deriva nazifascista dei suoi guru:

– “il diritto di sciopero non si sposa bene con il momento attuale dell’economia” (Serra alla Leopolda 2014);

– “c’è bisogno di velocità” (Renzi);

– “ce ne faremo una ragione” (che poi è il vecchio e ben più noto “me ne frego!”) – sempre di Renziana memoria -;

per concentrarci sui risultati conseguiti da nostri cari Dirigenti.

Il PIL della nazione:

anni bui 1

Come potete notare dal grafico, prima della salita al potere di Monti, con il benestare del mitico smacchiatore di giaguari (Bersani) il colore della linea che descrive la percentuale di crescita del PIL era blu.

In questo tipo di grafici il colore blu rappresenta una cosa buona, positiva, indica l’essere posizionati sopra lo zero e, quindi,  significa che il paese sta crescendo!

Purtroppo vi era un signore da disarcionare per potersi impadronire del paese, un tizio, odiato dalla finta sinistra italiana, che ebbe la scellerata idea di confessare a Merkozy’  che di li a poco avrebbe dovuto abbandonare l’euro. Improvvisamente il PD, che avendo ereditato l’anima bancocentrica Berlingueriana era già europeista, diventa supereuropeista e salda i propri interessi con quelli franco-tedeschi al fine di costringere Berlusconi a lasciare loro il campo. Tra giugno ed agosto, Tremonti e Berlusconi sono costretti a continue manovre di tagli e tasse (peraltro per loro normali essendo i due signori esponenti della destra conservatrice) da un sistema bancocentrico che fa il gioco del PD mentre sul piano politico l’attacco mediatico diventa molto pesante. Di tal guisa, dagli oggi e dagli domani, Berlusconi (consapevole che avrebbe dovuto massacrare i cittadini) rinuncia a fare il cerbero e accetta di buon grado di farsi da parte.

Esulta la sinistra italiana, MONTI ROTTAMA BERLUSCONI, titoloni sui giornali un èò dovunque:  FINALMENTE!

Ma è proprio allora che iniziano i problemi per il paese, la scelta di campo del PD, fatta di continue manovre di tagli e tasse, piano piano soffoca la nostra economia e:

–         Il Pil della nazione di contrae

anni bui 2

–         Le aziende si ritrovano con fatturati sempre più ridotti per poter far fronte adeguatamente ai propri costi e alle proprie spese e, quindi, o licenziano le persone o le mettono in cassa integrazione;

–         La disoccupazione del paese esplode, dall’8% circa all’attuale 12,6%, in particolar modo quella relativa ai giovani, dal 25% circa al 42%.

Il PD ha finalmente disarcionato Berlusconi, il nemico di sempre, ha preso il potere nel paese, poco importa se governa sulle macerie che egli stesso ha generato, poco importa se gli italiani sono sempre più poveri, se i giovani non hanno lavoro e non avranno futuro, se si sono suicidati tantissimi operai ed imprenditori, se la miseria si diffonde, giorno dopo giorno, in tutto lo stivale. Poco importa tutto questo, il PD è sempre stato votato dai poveri e li ama talmente tanto che più se ne creano e più i suoi dirigenti sono felici (più tessere per il partito no?), anche se loro oramai hanno la pancia piena!

 

Maurizio Gustinicchi

Economia5Stelle

 


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