Attualità
Gli americani dono debitori in media per 6500 dollari a testa alle carte di credito
Le famiglie USA sono pesantemente indebitate, e anche la qualità del debito stesso sta calando sempre di più
Gli USA stanno crescendo, ma solo a debito, e prima o poi questo trend si arresterà. Una ricerca appena pubblicato da Scholaroo indica che la media nazionale degli Stati Uniti per il debito della carta di credito è salita a 6.555 dollari, con i residenti del New Jersey in testa con un debito medio di 8.155 dollari per carta di credito. Scholaroo, un’azienda nazionale che abbina gli studenti universitari con potenziali borse di studio, ha intervistato più di 2.000 persone in tutti gli Stati Uniti durante l’ultimo trimestre del 2023.
Al secondo posto troviamo il Connecticut, con un debito medio di 8.011 dollari per carta di credito, seguito da Maryland, New York e Alaska, tutti con debiti medi di oltre 7.600 dollari per carta. Completano la classifica dei primi 10 Stati il Colorado, la California, il Massachusetts, la Florida e le Hawaii, tutti con debiti medi per carta di credito superiori a 7.400 dollari.
“Il debito dei residenti del New Jersey supera la media nazionale del 24%, mentre il Mississippi ha il debito medio della carta di credito più basso, con debitori che devono solo 5.186 dollari, il 20% in meno rispetto alla media nazionale”, si legge nel rapporto.
Anche il Kentucky e l’Indiana si collocano nella parte bassa, con una media di 5.295 dollari.
Preoccupante è anche lo sviluppo nella qualità del debito, con una forte crescita di quello subprime, un elemento di rischiosità spesso sottovalutato:
Bruce McClary, vicepresidente senior delle relazioni con i soci e i media della National Foundation for Credit Counseling (NFCC), ha dichiarato che l’ammontare del debito non è sorprendente, dato che molte persone sono costrette a usare le carte di credito per finanziare le spese giornaliere, e sopravvivono da una crata di credito all’altra. “Le cose sono molto più costose rispetto a tre anni fa”, ha detto. “L’inflazione impetuosa si ripercuote sui prezzi dei generi alimentari, e abbiamo assistito a una corsa alle montagne russe per i prezzi della benzina. Molte persone non hanno i soldi nel loro budget per queste spese aggiuntive e quindi utilizzano le carte di credito e fanno pagamenti minimi ogni mese”.
Anche un sondaggio di Harris, pubblicato di recente, ha intervistato 2.000 adulti a livello nazionale e ha rilevato valori simili di debito residuo. Ma i risultati complessivi sono stati ancora più sorprendenti: Quasi il 32 percento degli americani se la cava finanziariamente, mentre il 62 percento teme che l’instabilità del Governo e dell’economia possa danneggiare le proprie finanze nei prossimi 12 mesi.
Il sondaggio Harris ha anche indicato che il 31 percento degli americani non paga tutte le bollette in tempo e che solo il 42 percento ha un budget e tiene traccia delle spese. Quasi il 40 percento degli intervistati teme che il denaro che ha o risparmierà non durerà.
Il sondaggio ha rilevato che i gruppi più colpiti sono le persone single, in affitto anziché in proprietà, genitori di bambini sotto i 18 anni e con un reddito di 50.000 dollari o meno. Pare che gli affitti e la loro variabilità siano una delle maggiori cause di problemi per le famiglie o i single senza casa di proprietà. La realtà immobiliare negli USA è sempre in rapida evoluzione e aree che magari dieci anni a erano convenienti, come Seattle, dopo dieci anni diventano non più affrontabili per gli afittuari
Non sembra esserci alcun rallentamento nell’amore degli americani per le carte di credito. Secondo il rapporto di Scholaroo, l’anno scorso quasi il 45,5 percento della popolazione statunitense ha aperto almeno un nuovo conto con carta di credito, con il risultato di circa 542,6 milioni di nuovi conti entro la fine del 2023. Mentre oltre il 50 percento degli americani preferisce utilizzare le carte di debito per le proprie spese quotidiane, le carte di credito sono la seconda scelta preferita, con il 36 percento della popolazione che le utilizza per le proprie transazioni quotidiane.
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