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Gli agricoltori olandesi bloccano il confine con la Germania fra proteste sempre più dure

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Le proteste degli agricoltori olandesi contro le estreme condizioni imposte dal Governo, che vorrebbe limitare la produzione di nitrati derivanti dall’allevamento in una larga parte del paese, proseguono. Ci sono stati grandi blocchi della frontiera fra i Paesi Bassi e la Germania, con code lunghissime nella autostrade.

La situazione proseguirà anche nei prossimi giorni, anzi è prevista dagli organizzatori un’intensificazione delle manifestazioni sino a un culmine che dovrebbe essere raggiunto il prossimo quattro luglio. Le proteste hanno avuto anche momenti di violenza e di scontro con la polizia quando è stata presa d’assalto l’abitazione del “Ministro per l’Azoto” incaricato proprio di applicare queste legislazioni francamente estremistiche e incuranti della sopravvivenza economica delle aziende.

 

Parliamo chiaramente: cosa fareste voi se vi decurtassero, per legge, dall’oggi al domani, le vostre entrate di un 30% condannandovi quindi non solo a guadagnare meno, ma probabilmente a fallire e finire in mezzo ad una strada perdendo tutto? Penso che vi inquietereste un poco perfino da pecore italiane abituate alla tosatura. Gli agricoltori olandesi evidentemente non hanno intenzione di fallire e hanno deciso queste forme estreme di protesta. La normativa limiterebbe l’allevamento in larghe aree del paese a causa delle emissioni organiche dei capi di bestiame che “Inquinano”, senza la banale considerazione che le deiezioni sono inquinamento, ma anche ricchezza, in un mondo povero di concimi, e nessuno ha, evidentemente, pensato alla possibilità di riutilizzo di questo prodotto animale. Quindi meglio far fallire gli agricoltori per far contenta Greta

I Paesi Bassi sono anche il quinto paese esportatore di prodotti agricoli del mondo per cui la mossa, non compensata da un aumento della produzione altrove, metterebbe a rischio la sicurezza alimentare in larga parte del mondo e porterebbe ad una spinta inflazionistica ancora più accentuata. La cosa non pare interessare il governo Rutte, che ha criticato fortemente gli agricoltori affermando che si possono protestare, ma “In maniera civile”. I media olandesi quasi ignorano il fatto e, per spiegare gli enormi blocchi al sistema autostradale, parlano di “Inaffidabilità del sistema stradale“. Sembra quasi un media italiano…

La Polizia ha effettuato una decina di arresti nell’ambito di queste proteste che però rischiano di allargarsi ulteriormente.

 


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