Giovedì 13 novembre è destinata forse a diventare una data storica per il Parlamento europeo. Per la prima volta, infatti, una maggioranza composta interamente dai gruppi di centrodestra ha approvato insieme un atto legislativo, spaccando la ‘maggioranza Ursula‘, composta da Ppe, Socialisti, Liberali e Verdi. Con 382 voti favorevoli, 249 contrari e 13 astenuti, l’assemblea plenaria, infatti, ha approvato il provvedimento sulla semplificazione delle direttive sugli obblighi di due diligence e reportistica ambientale per le aziende.
E ad votare il provvedimento è stata appunto la cosiddetta “maggioranza Venezuela” composta dal Partito popolare europeo, i Conservatori e riformisti di Ecr, i Patrioti per l’Europa e Europa delle Nazioni sovrane.
L’esito dimostra la volontà del Partito Popolare Europeo, partito di centro-destra, di abbandonare i suoi tradizionali alleati centristi e di andare avanti con il sostegno dei gruppi di estrema destra per approvare il suo programma di deregolamentazione, creando un precedente per la futura legislazione del Parlamento per il resto del mandato. Si tratta di un primo passo verso quel cambio di paradigma che potrebbe portare ad un cambio di quella maggioranza tra popolari socialisti verdi e liberali che aveva imperversato negli ultimi dieci anni al Parlamento europeo. Finalmente sta tornando un po’
di buon senso anche al Parlamento europeo. La strada è ancora lunga, ma finalmente ci si muove nella giusta direzione”. Lo ha detto il copresidente di Ecr Nicola PROCACCINI, a margine del
voto sulla semplificazione delle direttive sugli obblighi di due diligence e reportistica ambientale per le aziende a Bruxelles. “E’ un risultato di grande importanza, perché rilancia la competitività semplificando la vita all’industria europea. Adottando il pacchetto cosiddetto Omnibus sulla due diligence
infatti sono stati rimossi una serie di vincoli asfissianti soprattutto per le piccole e medie imprese”, ha aggiunto Procaccini.
I gruppi di estrema destra Patrioti ed Europa delle Nazioni Sovrane hanno votato a favore delle modifiche apportate dal PPE, sostenute anche dai Conservatori e Riformisti Europei di destra. Anche diciassette eurodeputati del gruppo liberale Renew Europe e 15 dei Socialisti e Democratici hanno rotto i ranghi e sostenuto la versione di destra del disegno di legge.










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