Politica
Giappone: la coalizione Liberaldemocratica di governo perde la maggioranza, e ora deve cercare alleati
La coalizione di governo partito Liberaldemocratico e Komei, perde la maggioranza parlamentare nelle elezioni anticipate chiamate dal leader Ishida. Ora dovrà cercare nuovi alleati fra le forze del centrodestra, ma non sarà facile. Lo scandalo dei fondi neri ha sconvolto i Liberaldemocratici
Secondo le prime proiezioni della NHK sulle elezioni generali di domenica, il Partito Liberal Democratico e il suo partner minore, Komeito, sono destinati a perdere la maggioranza alla Camera Bassa, il che obbligherebbe il Primo Ministro Shigeru Ishiba a cercare un terzo partito che si unisca alla coalizione per rimanere al potere.
L’ammissione di un terzo partito richiederebbe negoziati, o concessioni, tra i partiti al governo.
Negoziare con un terzo partito per ottenere il suo appoggio in parlamento per ogni proposta di legge aggraverebbe l’instabilità politica e ridurrebbe drasticamente l’autorità dell’LDP sulla coalizione, rendendo l’amministrazione di Ishiba ancora più vacillante. Il processo di elaborazione delle politiche diventerebbe inevitabilmente più frammentato e laborioso, richiedendo al governo una grande quantità di capitale politico.
L’LDP e Komeito avevano un comodo numero di 288 seggi prima dello scioglimento della Camera bassa il 9 ottobre. Ora, secondo le proiezioni della NHK, l’LDP e il Komeito insieme non dovrebbero ottenere i 233 seggi necessari per una maggioranza semplice alle elezioni di domenica, per le quali la campagna elettorale è iniziata il 15 ottobre. ecco un grafico, da AsiaElects, di come risulta la situazione attuale:
Aggiorniamo l’articolo: la coalizione di governo ha preso 214 seggi, le opposizioni (centro, destra e sinistra) 250, ma non potranno formare tute assieme un governo. Toccherà ai liberaldemocratici cercare di trovare una mediazione con ul altro partito.
La sconfitta dell’LPD viene a essere la conseguenza di un pesante scandalo di fondi neri alle sue correnti, che ha spinto l’attuale primo ministro Ishida da un alto a chiedere le elezioni anticipate, dall’altro a sciogliere tutte le correnti del partito, tranne una, lasciando i deputati senza appoggio durante la campagna elettorale.
L’unica buona notizia per i Liberal Democratici è che i partito Democratico Costituzionale di centro sinistra non ha i numeri per formare un nuovo governo, pur avendo aumentato il numero dei seggi.
Attualmente i candidati per entrare nel nuovo governo sono il DPP, il partito centrista della democrazia e del popolo, che renderebbe la maggioranza più moderata, e dall’altro lato Ishin, il partito populista e visto come più nazionalista, che però esce leggermente ridimensionato dalle elezioni. Ci sono poi dei deputati sciolti che potrebbero essere contattati per le situazioni eccezionali.
Comunque un segnale è chiaro: il partito Liberaldemocratico è al governo da molto, troppo tempo, e i giapponesi iniziano ad essere stanchi dei soliti politici. Vedremo ora cosa si inventerà Ishida per rinnovare il partito e, soprattutto, per fomare il nuovo governo.
Nelle ultime fasi della campagna elettorale IShida aveva rafforzato la sua retorica contro le opposizioni, ma la cosa non pare aver convinto molto. Ora dovrà cambiare completamente atteggiamento e cercare un nuovo alleato.
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